una pietra tutta per me

ISPIRAZIONE

... quando mi sono messo qualche volta a considerare il vario agitarsi degli uomini e i pericoli e le pene, ho scoperto che tutta l’infelicità degli uomini dipende da una sola causa: non sapersene stare in pace, in una stanza... 
Blaise Pascal 

LO SCENARIO IN IMMAGINI

Nina Canell “HARDSCAPES” OGR Torino, 2022.

INTRO

Cronache di una dilettante delle scienze. La scienza è un racconto e come tale presenta un aspetto creativo, letterario e, naturalmente, filosofico. La rigidità con la quale a volte viene accolto l'approccio interdisciplinare dai miei colleghi insegnanti di discipline scientifiche, dimenticando la fecondità delle intersezioni, forse dovuta ai meccanismi della produttività o della funzionalità che pervade alcuni studi scientifici, mi disorienta. Con questo itinerario provo a ritrovare la strada districandomi nel meraviglioso labirinto dei saperi a partire da questa installazione artistica.   
Su un pavimento tappezzato con sedici tonnellate di conchiglie calpestabili (Muscle Memory, 2021), è posizionato un imponente led wall su cui scorrono placide le immagini di Energy Budget (2017–18): un video in loop in cui una lumaca leopardo è intenta a esplorare un quadro elettrico dismesso e, con la sua proverbiale lentezza, si muove tra cavi e relè. A prescindere dal loro essere tecnologiche, naturali o mistiche, le entità che si manifestano in Energy budget coesistono una accanto all’altra e, ognuna con le proprie possibilità, costruiscono un’interfaccia di relazioni simbiotiche in cui l’umano non è la solita componente dominante. Anzi, il video limita la sua capacità di intervenire sulla realtà e al massimo presenta le tracce della sua esistenza in una prospettiva post-antropocentrica. 
Anche quando lo spettatore cammina su Muscle Memory e, con il peso del suo corpo, contribuisce a frammentare rumorosamente i gusci di conchiglia sotto i suoi piedi, non si verifica alcuna evidente prevaricazione e forse sono addirittura sovvertiti i più consueti rapporti relazionali. Non solo perché, come sostiene Canell, il calpestio è generato da un mucchio di ossa che schiaccia altre ossa, ma perché i materiali di questa grande scultura a pavimento, solitamente triturati industrialmente per essere usati come inerti nell’edilizia, sono qui sgretolati lentamente secondo un processo che li sottrae dai tempi del progresso ri-avvicinandoli ai rassicuranti e più dilatati ritmi geologici.
Solitamente pensiamo i materiali che ci circondano come semplici strumenti, passivi e incapaci di interagire con l'ambiente in modo complesso. A ben guardare, non è affatto così. Sono molti i materiali in grado di adattarsi agli stimoli che ricevono, di assemblarsi e ripararsi in autonomia e, in alcuni casi, di conservare una memoria del proprio passato.  
Davanti alle sfide tecnologiche e sociali che ci aspettano, la capacità di ripensare la materia come parte attiva della nostra vita e della nostra cultura, considerando la sua capacità di interagire in modo intelligente con l'ambiente, potrebbe essere la chiave per il futuro della nostra specie. 

SCHEDA INFORMATIVA

BAGAGLIO

* Bruno Latour, Reassembling the Social: An Introduction to Actor-Network-Theory, 2005
* Stefano Mancuso, Verde brillante
* Karen Barad, Performatività della natura. Quanto e queer, 2017
* Donna Haraway, Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto, 2019
* https://estriemaestri.altervista.org/lorigine-e-il-vuoto/
* Felice Cimatti, Cose. Per una filosofia del reale, 2018 

STRUMENTI

* Laura Tripaldi, Menti Parallele. Scoprire l'intelligenza dei materiali, 2020
* Articolo su Le Scienze, La memoria spaziale della muffa senza cervello
* Peter Godfrey-Smith, Altre menti, Adelphi, 2018
* Robert M. Hazen, Breve storia della Terra, Il Saggiatore, 2018
* Theodore Sturgeon, Cristalli sognanti
* A. G. Cairns-Smith, An Approach Sc a Blueprint for a Primitive Organism. The Origin of Life
* Erwin Schrödinger, Che cos’è la vita?, 1944  
* Blog didattico www.estriemaestri.altervista.org 
* Lynn Margulis, Symbiotic Planet A New Look At Evolution
* William Martin and Michael J. Russell, On the origins of cells: a hypothesis for the evolutionary transitions from abiotic geochemistry to chemoautotrophic prokaryotes, and from prokaryotes to nucleated cells, The royal society, 2003

MAPPA

IMMAGINI IN MOVIMENTO

Regista: Lana Wachowski, Lilly Wachowski
Genere: Azione, Fantascienza
Anno: 1999
Paese: USA
Durata: 136 min
Distribuzione: Warner Bros.
Motivazione: I sostenitori dell’intelligenza artificiale forte ci dicono che non stiamo ragionando per analogia. Quindi, l’intelligenza artificiale è un’intelligenza a tutti gli effetti e gli scenari come quelli di Matrix in cui le macchine prenderanno il controllo del mondo non sono inverosimili.
Regista: Morten Tyldum
Genere: Biografico, Drammatico, Thriller
Anno: 2014
Paese: USA
Durata: 114 min
Distribuzione: Videa
Motivazione: Trent’anni più tardi, nel 1980, il filosofo John Searle cerca di ridimensionare il test di Turing e propone l’esperimento mentale della Stanza Cinese. Sono chiuso in una stanza, dice Searle, e sullo schermo del computer vedo comparire un messaggio in cinese seguito da un punto interrogativo. Io ignoro completamente il cinese, tanto scritto quanto parlato, ma ho a disposizione un quaderno di regole che mi spiega che a un certo insieme di ideogrammi disegnati in un certo modo devo rispondere con un certo altro insieme di ideogrammi. Se copio la risposta e la invio, nell’altra stanza penseranno che conosco bene il cinese, perché ho capito la domanda e dato una buona risposta. In realtà, però, io non ho la più pallida idea di quello che mi è stato chiesto né tantomeno di quello che significa la risposta che ho mandato. L’intelligenza artificiale, quindi, non è vera intelligenza, perché non comprende il senso. È sintassi, ma non semantica. Dal 1980 a oggi il test della Stanza Cinese è oggetto di furiose polemiche nei mondi rarefatti della filosofia della mente, delle scienze cognitive e dell’intelligenza artificiale. I critici di Searle sostengono che anche noi non siamo altro che macchine e che la capacità di contestualizzare, tipica caratteristica umana, può essere benissimo insegnata alle macchine. 

GUIDA LETTERARIA

WALKMAN

Ma guardate l’idrogeno tacere nel mare
guardate l’ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.
Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d’amore.
E qualcuno dirà che c’è un modo migliore.

Fabrizio De Andrè

ATTIVITA’ E VALUTAZIONE AUTENTICHE

* Lezione efficace: presentazione dell'itinerario fornendo domande-guida, finalità e obiettivi, criteri di valutazione.
* Formare i team di 4/5 studenti
* Assegnare segmenti e ruoli ai team.  Segmenti: Che cos'è la vita; Che cos'è l'intelligenza; Animali; Piante; Materia. Ruoli: Coordinatore, Ricercatore, Presentatore, Produttore, Redattore ...
* Design Brief: gli studenti discutono il processo di progettazione, decidono cosa progetteranno e annotano le riflessioni su Blog, carosello, infografica ...
* Presentazioni
* Scelta del brano per ogni gruppo. Restituzione scheda e commento al brano
* Presentazioni
* Attività ludica laboratoriale: progettare e prototipare challenge, podcast, video
* Presentazioni 

DEVIAZIONI

Bartleby lo scrivano di Hermann Melville: Questo motionless young man riaffiora dall’inconscio come prefigurazione di un mistero che apparenta l’umano e la cosa. Bartleby preferirebbe di no: non accondiscendere, non trafficare, non correre per fare qualcosa che potrebbe rivelarsi insensato. Bartleby se ne sta lì, al centro della stanza, immobile, ascetico, imperscrutabile. Nella sua immobilità c’è un segreto, la disobbedienza nei confronti di una specie che ha tradito se stessa, pensando di evolversi attraverso la parola utilitaristica e l’azione forsennata. E se cambiassimo la prospettiva? Se ci disponessimo ad essere guardati? Più che affannarci a nominare la cosa, forse dovremmo aspirare a farci cosa. Un salto di specie, una fusione tra materia organica e inorganica, un’idea concreta, un movimento inaudito nella materia stessa: tutto può sempre accadere anche in una pietra. 

NOTE A MARGINE

In Lo scenario in immagini: Fotografia di Andrea Rossetti per OGR Torino.

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