bergson e lo slancio vitale

La gioia di vivere 1905-06, olio su tela, Merion, PA
All'idea di Bergson che la natura sia essenzialmente uno slancio vitale e creativo si ispira Matisse in questo dipinto nel quale l’artista francese vuol mettere in evidenza la libertà, l’armonia e la sensazione di benessere legata al ritorno dell’uomo senza vincoli in quella natura primordiale che l’ha generato. I personaggi nel dipinto, infatti, sono tutti ritratti nudi e intenti in varie attività auliche, esentati dagli schemi  e impegni sociali e dalle convenzioni così pressanti nella sua epoca; in una sorta di utopistico afflato con gli elementi naturali che li circondano, egli descrive un Eden idealizzato, reso ancora più potente dall’uso del colore: vivace, intenso, esplosivo, dirompente, tipico del Fauvismo, movimento al quale il pittore aderì con entusiasmo. Mentre il Positivismo, nato nella prima metà dell'800, comincia ad essere contestato, hanno origine nei decenni che arrivano sino alla Prima guerra mondiale numerosi movimenti antipositivisti e allo Spiritualismo. Per lo Spiritualismo esiste una realtà spirituale distinta dalla materia e ad essa irriducibile. L'autocoscienza è un'esperienza fra le più quotidiane e universali rimane comunque un fenomeno difficilmente descrivibile. Inoltre esistono stati diversi di coscienza in cui la mente funziona con modalità diversa (sogni, meditazione, deliri, allucinazioni) che rendono ancora di più l'autocoscienza un quesito irrisolto perché essa è sostanzialmente inaccessibile a un osservatore esterno e perché non abbiamo completa conoscenza delle dinamiche neuronali del cervello umano.    
* Positivismo
* Hegel
* Tempo e spazio
* Meccanicismo
* Filosofia attiva, Loescher editore
* L'origine delle specie, Darwin
* Materia e memoria, Bergson
Regista: David Lynch
Genere: Drammatico, Giallo, Thriller
Anno: 2001
Paese: Francia, USA
Durata: 145 min
Motivazione: Come accade nella coscienza, anche in un’opera cinematografica il tempo è qualitativo, più che quantitativo, non obbedisce rigidamente alla irreversibilità, non è irrevocabilmente distinto in tre dimensioni fra loro nettamente distinte. Esso si contrae o si dilata, appare più “lungo” o più “breve”, a seconda delle circostanze e degli stati d’animo. Allo stesso modo, è possibile che passato e futuro si rovescino l’uno nell’altro, in una struttura circolare nella quale è impossibile distinguere nettamente l’inizio dalla fine, come avviene in film come  Mulholland Drive di David Lynch. 
Sono avanti, sono un uomo,
Sono il primo mammifero che porta i pantaloni
Sono in pace con la mia avidità,
Posso uccidere perché credo in Dio
È l’evoluzione, caro.
Come viene definita da Bergson l'intelligenza? Perché, secondo Bergson, l'intelligenza non è in grado di rappresentare la vera natura della vita? Nella conclusione del testo Bergson afferma: "E' necessario che questi due ambiti di ricerca, la teoria della conoscenza e la teoria della vita, si ricongiungano e, attraverso un processo circolare, si sollecitino reciprocamente e indefinitamente". Rispondi alle domande poste, commenta le parole del filosofo, quindi esprimi il tuo punto di vista al riguardo. Metti a confronto il concetto di evoluzione creatrice di Bergson con la teoria dell'evoluzione delle specie di Darwin, provando a individuare i punti di massima divergenza nel metodo e nella rappresentazione dell'uomo.  
Tolstoj diceva che la scienza non dà alcuna risposta alla sola domanda fondamentale per noi: che cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo vivere? E' tutto qui il dramma ancora irrisolto dell'uomo moderno, vacillante tra un destino di integrale immanenza e un insopprimibile bisogno di trascendenza tra la meraviglia e il disincanto. Continua a seguirci in La tecnica e l'etica patetica.
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