dal mithos al logos

Il tempio di Poseidone, Capo Sounion sul Mar Egeo, Grecia

BAGAGLIO

* Contesto
* Storia delle donne alle Olimpiadi 

STRUMENTI

* Dizionario filosofico
* Mappe concettuali
* Prospettive del pensiero, Loescher
* Lo sviluppo delle civiltà, Edizioni Simone
* Carta dei Diritti delle Donne nello Sport, 1985

DESCRIZIONE

IL TESTO

DEVIAZIONI

Olimpia, anno 776 a.C. Ai piedi del tempio dedicato a Zeus, il padre degli dèi, c’è fermento e aria di festa perché è in corso la cerimonia di apertura dei primi Giochi Olimpici della storia. Nessuna donna è presente, nemmeno come spettatrice. Le uniche ammesse davanti agli statuari concorrenti sono le sacerdotesse. 
Nemmeno ad Atene nel 1896, la prima Olimpiade moderna, le donne possono partecipare poiché De Coubertin vuole rispettare la tradizione classica, tuttavia c’è una competitrice non ufficiale alla maratona, una donna greca: Stamati Revithi. Non le è consentito correre nella gara maschile, ma correrà da sola il giorno successivo. Nonostante questo gesto, non sarà ricordata nei medaglieri ufficiali (Olympic Women).
Per avere le prime presenze ufficiali delle donne, bisogna aspettare i Giochi di Parigi del 1900. Tra i partecipanti, oltre 600 uomini, solo un paio di donne comparirà in gara. Così, una tennista inglese, Charlotte Cooper diventerà la prima campionessa olimpica, vincitrice di cinque titoli individuali a Wimbledon.
Nonostante le prime presenze femminili, bisognerà aspettare le famigerate Olimpiadi del 1936 per considerare la donna come un’atleta e non un’amenità. Complice di questo cambiamento è il film Olympia della regista Leni Riefenstahl. Le Olimpiadi di Berlino sono assegnate alla Germania prima dell’avvento al potere di Hitler. Come prova della buona volontà dei nazisti sarà consentita la presenza nella squadra tedesca di Helena Mayer di origine ebrea. Anche l’Italia prende parte con la partecipazione di Ondina Valla nella specialità degli 80 metri ostacoli vincendo la medaglia d’oro.
Si annuncia come un avvenimento storico per lo sport femminile anche l'Olimpiade di Atlanta del 1996. Le donne musulmane parteciperanno ai giochi. Per la prima volta dopo la rivoluzione islamica del 1979, una donna farà parte della rappresentativa nazionale. 
Ed ecco Londra 2012. Per la prima volta dal 1984 il Qatar porterà le atlete donne alle Olimpiadi. Il 2012 sarà anche l’anno della boxe tinta di rosa grazie alla giovane Sadaf Rahimi, una giovane ragazza afgana affermatasi in uno sport prettamente maschile. 
La “Carta dei Diritti delle Donne nello Sport” già nel 1985, proposta per la prima volta al Parlamento Europeo, evidenzia tali diseguaglianze nel campo dello sport rilevando l’importanza di rimuovere le barriere culturali che impediscono il reale coinvolgimento delle donne.
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IL FILM

Regista: Leni Riefenstahl
Genere: Documentario
Anno: 1938
Paese: Germania
Durata: 217 min
Motivazione: Primo documentario mai girato su un’Olimpiade, documenta i Giochi olimpici di Berlino del 1936, definiti le “Olimpiadi di Hitler”, poiché il regime nazionalsocialista sfruttò la manifestazione per magnificare il Terzo Reich. Per la bellezza delle riprese e del montaggio e per le tecniche impiegate, molte delle quali per la prima volta, è considerato uno dei film più innovativi nella storia del cinema e il capostipite di un nuovo genere.

NOTE A MARGINE

A volte mi faccio prendere dalla storia e realizzo mappe troppo lunghe :)) Se hai difficoltà a identificare gli dèi, ti consiglio di cliccare sull'immagine e aspettare la messa a fuoco! 
Quali popoli erano contemporanei agli antichi greci? Riprendi l'articolo Preistoria e mito.

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