serendipity

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I tre principi di Serendippo

“Fu anticamente nelle parti orientali, nel paese di Serendippo, un grande e potente re, nominato Giaffer, il quale ritrovandosi tre figliuoli maschi…”. Così inizia a narrare Cristoforo Armeno, introducendo subito i personaggi della storia: tre inseparabili principi, figli di Giaffer, re di Serendippo, educati dai più grandi saggi del tempo, coltissimi e pronti a cogliere ogni sfida intellettuale, privi però di un’esperienza altrettanto importante di vita vissuta: tutti teoria, insomma, e niente pratica. Per provare, oltre alla loro saggezza, anche le loro attitudini pratiche, Giaffer, con uno stratagemma, decide di cacciarli dal regno: “Deliberò, per farli compiutamente perfetti, che andassero a vedere del mondo, per apparare da diversi costumi e maniere di molte nationi con l’esperienza quello che colla lettione de’ libri, e disciplina de’ precettori s’erano di già fatti padroni”.

Nasce così, per il volere di un genitore esigente, ed è proprio il caso di dire realista, il viaggio verso l’ignoto dei tre principi, che subito incappano nella disavventura che li farà passare alla storia.

Le scoperte fatte dai principi nascono dal caso, dall’osservazione e dalla sagacia, secondo le tre regole auree della serendipità.

Serendipity in Dogma

Quando si scrive una poesia è frequente la serendipità: miri a conquistare le Indie e raggiungi l’America.  Andrea Zanzotto

SERENDIPITY :”UNA delle mie parole preferite…ha il suono giusto, per quello che esprime…FORTUNATO INCIDENTE….salvo che secondo me..non esistono gli incidenti..c’è sempre il DESTINO dietro…” – Film del 2001 diretto da Peter Chelsom.

PFM Serendipity – La Revoluzione

Se il ricercatore sapesse già esattamente quello che sta cercando, non avrebbe bisogno di cercarlo, bensì gli basterebbe avere una conferma di una realtà che già prevede esista:

L’operazione legalizza l’occupazione temporanea di un’area veicolare e I Park Art la adibisce a spazio creativo. Attraverso l’utilizzo di parte di questo spazio, per esposizioni artistiche temporanee, si amplifica la possibilità di sviluppare quel fenomeno che la sociologia urbana definisce serendipity, la capacità cioè di suscitare stupore davanti a qualcosa di inaspettato.

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