locke, liberalismo e tolleranza

... il grande fine in vista del quale gli uomini entrano in società è di godere delle loro proprietà in pace e sicurezza, e il principale strumento e mezzo di ciò sono le leggi stabilite in quella società ...
John Locke di Werner Horvath

INTRO

Il pensiero politico di Locke è il primo grande esempio di teoria liberale. La sua visione si basa sull'idea che tutti gli uomini godano di diritti inalienabili, ossia la vita, la libertà e la proprietà in quanto frutto del proprio lavoro. Lo Stato nasce per difendere questi diritti contro chi volesse usurparli: chi detiene il potere politico e giudiziario è quindi tenuto a rispettare i diritti dei cittadini. Il patto che dà origine alla società non priva i cittadini di questi diritti fondamentali ma li salvaguarda. 
Locke è anche un teorico della tolleranza religiosa. Egli ritiene che tutte le confessioni religiose siano accomunate da alcuni semplici principi fondamentali uguali per tutti, di origine naturale e razionale. In tal senso egli è fautore di una religione naturale, a cui tutti possono aderire senza difficoltà. Lo Stato, conseguentemente, non deve essere confessionale, ma lasciare a ognuno la libera scelta su quale religione seguire. All'interno di questo Stato laico non trovano però posto gli atei, ritenuti inaffidabili moralmente.  

BAGAGLIO

* Giusnaturalismo
* Assolutismo di Hobbes
* Patti Lateranensi del 1929, rivisti nel 1984 

STRUMENTI

* La forza del pensiero, Umberto Curi, Loescher
* Trattato sulla tolleranza di Voltaire
* Art.7 Cost. "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi".
* Art.3 Cost. "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche".
* Art.8 Cost. "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge". 
* Reato di tortura, Legge n. 110/2017 introdotta nel nostro codice penale (art. 613 bis e 613 ter), rendendo il nostro sistema conforme alla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che già dalla metà del secolo scorso sancisce (art. 3) il principio per cui “nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.
* Lettera contro la guerra di Tiziano Terzani, 2001
* Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar Ben Jelloun, 1944

DESCRIZIONE

WALKMAN

IL FILM

Gli elementi che il film Non sposate le mie figlie! (2014) propone alla riflessione sono molteplici: l'identità e la differenza, l'immigrazione e l'integrazione, il razzismo e la globalizzazione. Cliché e tabù, stereotipi e pregiudizi albergano in noi rendendoci spesso intolleranti. 
Sulla mia pelle, il film diretto da Alessio Cremonini, è l'emozionante racconto degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia, in particola modo quella di sua sorella Ilaria. Il 22 Ottobre 2009, Stefano Cucchi era stato arrestato per spaccio, muore poco dopo in custodia delle forze dell'ordine. Il film parla di diritti civili e diritti umani, non costringe nessuno a prendere posizioni, ma pone lo spettatore di fronte a una serie di interrogativi, uno in particolare in grado di mettere seriamente in discussione la credibilità stessa della nostra democrazia: ma i cittadini sono davvero tutti uguali di fronte alla legge?

IL TESTO

Infermiera: Ma perché le lasci tutte a metà ste bottiglie? Io devo capire quanta acqua bevi. Te ne lascio una qua piena, eh?

Stefano Cucchi: Ma lascia sta', pensate a curamme, a bere ce penso io.

I: Ma guarda che noi stiamo qui per aiutarti, mica per darti fastidio. Pure ieri con la dottoressa non è che te sei comportato bene, eh.

S: Senti esci va', non me fa parla' dai.

I: 'O vedi come fai? Stai sempre sulla difensiva. Se voi dì qualcosa dilla, che io sto qua che t'ascolto.

S: La famo finita co sta commedia?
I: Ma di quale commedia stai parlando?

S: Ma perché non se vede che m'hanno menato? Non ve ne sete accorti? Che schifo che me fate. Anzi visto che ce stamo te dico pure chi è stato a famme 'a festa, so stati i carabinieri.

I: Eh, ora chiamo l'assistente così glielo ripeti davanti a lui.

S: Se, bona, quello se fa i cazzi sua, come tutti qua dentro.

I: Sì, adesso vediamo eh.

S: Non ce anna' che non je dico niente.

I: No! Se è vero glielo devi dire pure a lui.

S: Allora famo che n'è vero. Famo che me so' inventato tutto, fa quello che te pare, basta che me fai dormì.
Tratto dal film "Sulla mia pelle" 
questionegiustizia.it/articolo/la-fiducia-nella-giustizia-passa-anche-attraverso-l-umanita-del-giudice_18-09-2018

ATTIVITA’

ATTIVITA’

Nel 1945 il filosofo Karl Popper pubblica La società aperta e i suoi nemici, dove delinea un modello di società aperta, ovvero inclusiva, capace di accogliere al suo interno istanze differenti e persino contrastanti, sulla base del principio di tolleranza. Per affermare tale principio formula il paradosso dell'intolleranza: una società massimamente tollerante finirebbe per essere travolta dall'intolleranza in quanto si finirebbe per tollerare anche l'intolleranza che, così, aumenterebbe. Quindi vi è un limite della tolleranza verso l'intolleranza. 
Sei d'accordo con l'autore quando afferma che i tolleranti per essere tali devono essere a loro volta intolleranti verso gli intolleranti? Oppure ritieni che la tolleranza, per essere tale, deve essere assoluta? 
Sviluppa l'argomentazione in un testo di circa 1000 parole portando: argomentazioni di carattere logico-razionale; esempi con riferimenti storici o attuali che possano dare valore alle proprie tesi.  

NOTE A MARGINE

Quasi un secolo più tardi, Voltaire scrive il Trattato sulla tolleranza partendo da un caso concreto: l'ingiusta condanna a morte, a Tolosa, di un ugonotto, accusato di aver ucciso uno dei suoi figli, in realtà suicida, ma condannato dai giudici sull'onda dell'intolleranza che si diffonde nella regione. Agli uomini Voltaire ricorda che siamo tutti fratelli, sia perché creati dallo stesso Dio, comunque lo si chiami nelle diverse religioni, sia perché siamo talmente piccoli di fronte all'universo che pretendere che la propria opinione sia l'unica verità è da insensati. La tolleranza è la prima legge naturale, quella che deve regolare tutti i rapporti tra gli uomini.  
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