coscienza critica della società tecnologica

... uno dei compiti fondamentali che, oggi, uno studente deve avere è quello di andare a verificare i propri convincimenti ...
      A. Pessina

INTRO

Per ETICA si intende quel ramo della filosofia che analizza il comportamento ritenuto corretto, il modo di pensare e dei valori giusti che si dovrebbero seguire in qualsiasi circostanza sottratta al caso. Cioè, lì dove abbiamo possibilità di scelta.
Il focus dell’etica è senza dubbio lo studio di norme che l’individuo dovrebbe utilizzare nella propria vita quotidiana. Essa viene intesa anche come la ricerca di uno o più criteri che permettono alla persona di gestire in modo consono e adeguato la propria libertà, in quanto ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell’individuo. L’etica si sofferma sul senso dell’esistere dell’uomo, sul suo significato profondo etico-esistenziale, sulla vita di ogni singolo individuo e dell’universo che lo circonda.
La BIOETICA è l'indagine speculativa su problemi morali ed etici sollevati in campo medico e biologico da interventi o esperimenti che coinvolgono più o meno direttamente la vita umana o anche animale.
Il nostro obiettivo è diventare maggiormente consapevoli delle sfide aperte dalla transizione ecologica e digitale e analizzare le radici culturali dell’apparentemente insanabile conflitto tra umanità e ambiente, rimarcando sia quanto il benessere umano dipenda da quello naturale, sia quali siano le possibili strade per ristabilire un’ideale armonia. Questo itinerario offre un’analisi del problema ecologico e delle sue implicazioni etiche, posta in diretta relazione con l’obiettivo di divulgare buone pratiche relative al rispetto della natura, da consolidare nelle nuove generazioni, nell’era della transizione ecologica e digitale. Le tematiche affrontate riguardano sia l’Educazione civica (e in particolare gli assi dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale) sia le materie umanistiche e STEM.

DESCRIZIONE

ETICA DELLA RESPONSABILITA’

Nel corso della storia, del rapporto con la natura, l’uomo ha assunto nei confronti della biosfera due atteggiamenti antitetici a seconda che predominasse in lui il rispetto per ciò che rendeva possibile la vita o, al contrario, il desiderio di esserne il padrone assoluto. Le tradizioni di pensiero dominanti nella nostra cultura hanno promosso due opposti fondamentalismi individuabili nell’antropocentrismo e il biocentrismo. 
Il primo sostiene che compete all’uomo la preminenza all’interno del mondo naturale affermando, nelle sue correnti più radicali, il primato assoluto dell’uomo sulla natura; 
il secondo, all’inverso, rifiuta l’idea di una superiorità umana, per cui l’uomo è un semplice cittadino biotico i cui interessi si intersecano con quelli della biosfera. 
È possibile identificare una terza via? Come salvaguardare la natura senza penalizzare lo sviluppo dell’attività umana? Mantenendosi in un’ottica antropocentrica: non si può prescindere dall’avere come punto di riferimento e come protagonista l’uomo se si vuole creare un’etica dell’ambiente in grado di proporre soluzioni operative. L’uomo deve farsi custode e rendersi responsabile di tutto il mondo naturale disciplinando la propria condotta. La natura è un bene da conservare e difendere per rispetto dell’essere umano stesso e in funzione della qualità e della sopravvivenza delle generazioni future, la tentazione di onnipotenza derivante dal vasto apparato di conoscenze tecnico-scientifiche deve essere assolutamente superata. 
Riprendendo il pensiero del filosofo tedesco Hans Jonas: l’uomo deve considerare la natura come un bene da tutelare e da proteggere, e deve agire in modo che le conseguenze delle sue azioni siano compatibili con il mantenimento della vita umana sulla terra.

IL FILM

Carestie su vasta scale, incendi apocalittici, implosione di intere economie, immani inondazioni, centinaia di milioni di rifugiati in fuga da regioni rese inabitabili dal caldo estremo o dalla siccità permanente. Di fronte a questo si può continuare a sperare che la catastrofe sia evitabile, e sentirsi sempre più frustrati o furiosi per l'inerzia del mondo. Oppure si può accettare l'idea che il disastro sta arrivando e rimanere concentrati sulla nuova e divertente serie su Netflix: le cose si metteranno male ma forse non troppo presto e forse non per me. Politicamente la questione è affrontata con proposte che parlano di fermare il cambiamento climatico come se fosse ancora possibile. Per gli attivisti, se si ammette pubblicamente di non poter risolvere il problema, la gente si sentirà scoraggiata e non farà più niente per migliorare le cose; come per i religiosi che sono convinti che senza la promessa della salvezza eterna la gente non si sforzerebbe di comportarsi bene. Dimezzare le emissioni renderebbe gli effetti immediati del riscaldamento un po' meno gravi o comunque, anche se non avesse nessun effetto, è una scelta morale da fare. Posso rispettare il pianeta e avere a cuore le persone con cui lo condivido senza per forza credere che questo mi salverà. Pensare invece di poter salvare il pianeta ci impedisce di pensare ad investimenti più razionali e comportamenti anche individuali più significativi. Ogni movimento verso una società più giusta e civile è una cosa buona oggi. Jonathan Franzen - New Yorker
D'altra parte, se non crediamo di poter essere migliori è inutile pensare al futuro. Sarah Jones - New York Magazine

IL TESTO

ATTIVITA’

COMPETENZE

* Conoscenza delle radici culturali del problema ecologico.
* Conoscenza della connessione esistente tra il benessere umano, quello dell’ambiente e la biodiversità.
* Sapere distinguere le diverse possibili prospettive culturali alternative.
* Consapevolezza della profonda interconnessione esistente tra cambi di paradigma culturale, innovazioni del modo in cui le persone comunicano tra loro e cambiamenti nelle modalità con cui l’uomo attinge alle energie del pianeta.
* Consapevolezza del potere che le scelte quotidiane hanno nel creare nuove opportunità di cambiamento.
* Capacità di declinare nel proprio contesto gli spunti pratici e le metodologie innovative proposte (didattica per progetti e per casi studio; cooperative learning; problem solving; debate; circle time; role playing; flipped classroom).

NOTE A MARGINE

Puoi approfondire l'argomento leggendo anche l'articolo su: Filosofia digitale, un gene per l'anima. 
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