bruno munari, il sogno della creazione

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« C’è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri. »

BRUNO MUNARI Fantasia = Scienza esatta

« Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima. »
(Bruno Munari, Verbale scritto, 1992)

Bruno Munari ha utilizzato l’arte come primaria forma espressiva. Prima della grafica, del design, della pedagogia, dell’editoria l’arte guidava il genio creatore di questo autore.

Le macchine inutili

Bruno Munari (1907 – 1998) è stato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo, dando contributi fondamentali in diversi campi dell’espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia attraverso il gioco.


Bruno Munari, Venezia 1992, Fantasia

Munari è in realtà uno dei primi artisti novecenteschi ad esplorare la potenzialità dell’incontro tra estetica e comunicazione di massa.

 
I colori della luce
Nel 1953 (circa) facevo delle ricerche sulla luce polarizzata per estrarre i colori puri dalla luce stessa e fare delle composizioni a colori mutevoli. Qualche hanno dopo, con alcuni amici di Monte Olimpino, facemmo un film a 16 mm a colori della durata di circa 10 minuti (film che fu poi presentato al festival del cinema di animazione a Knokke, in Belgio, nel 1964, unico film italiano accettato da una giuria internazionale). Il sonoro di questo film fu fatto da Luciano Berio, che avevo conosciuto alla RAI assieme a Maderna, in quel tempo conobbi anche Cage.
Avevamo fatto sonorizzare da Berio questo film a luce polarizzata perché i colori della luce sono senza “timbro” come i suoni generati elettronicamente. Purezza assoluta dei colori assieme alla purezza dei suoni elettronici.
[Bruno Munari, 1987]

Lezioni di design – Tra arte e design, il caso Munari

Giovanni Anceschi | Bruno Munari, il gioco.

Nello studio di Munari

Mu come Mu-nari

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