aristotele e il sillogismo

... le probabili impossibilità sono da preferire 
          alle improbabili possibilità ...

INTRO

La Logica comprende una serie di scritti aristotelici raccolti nel titolo complessivo di Organon (in greco "Strumento") comprendenti: Le categorie, De Interpretatione, Analitici primi, Analitici secondi, Topici, Elenchi sofistici.
Con il trattato Ἀναλυτικὰ Πρότερα (Latino: Analytica Priora; italiano: Analitici primi) Aristotele sviluppa la teoria del sillogismo.
Il sillogismo (dal greco συλλογισμός, syllogismòs, formato da σύν, syn, "insieme", e λογισμός, logismòs, "calcolo": quindi, "ragionamento concatenato") è un tipo di ragionamento dimostrativo che fu teorizzato per la prima volta da Aristotele, il quale, partendo dai tipi di termine "maggiore" (che funge da predicato nella conclusione), "medio" e "minore" (che funge da soggetto nella conclusione) classificati in base al rapporto contenente-contenuto, giunge ad una conclusione collegando i suddetti termini attraverso brevi enunciati (premesse).

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VERITA' E LOGICA
Come giudichi la relazione del prof.Rossi? Giunge a conclusioni corrette? Svolge un ragionamento veramente scientifico?
Philip Johnson-Laird, Modelli mentali, il Mulino.
Nella vita quotidiana facciamo spesso confusione fra la verità di una proposizione e la sua validità logica.                              
In questo articolo lo schema è questo: 
- dato che alcuni A sono B 
- e dato che alcuni B sono C
- deduco che alcuni A devono essere C.              
Ma:
- se alcuni lucchesi sono sapienti
- e se alcuni sapienti sono tedeschi
- non ne consegue che alcuni lucchesi sono tedeschi. 
Quindi la connessione è scorretta:
Il fatto che alcune donne che abortiscono siano depresse e che alcuni donne depresse siano inclini al suicidio, non implica che il primo insieme coincida con il secondo. Il professore vuole far credere qualcosa di diverso.  
Ad Aristotele dobbiamo il fondamentale principio per cui quando si giudica la correttezza di un discorso non si deve badare alla verità delle conclusioni ma alla loro coerenza rispetto alle premesse, se non vogliamo incorrere in errori deduttivi.  
foto: Genìs Carreras, Philographics.
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