una storychat filosofica

... Io, che dovrei piangere su quello che ho fatto, 
      sospiro invece per ciò che ho perduto, 
   e non solo quello che abbiamo fatto insieme, 
  ma i luoghi, i momenti in cui l’abbiamo fatto 
      sono talmente impressi nel mio cuore 
   che li rivedo con te in tutti i particolari 
   e non me ne libero nemmeno durante il sonno ...

INTRO

Il pittore Edmund Blair Leighton ha impiegato tre mesi per realizzare quella manica dell’abito celeste della fanciulla, foderata di seta bianca, al cui interno si lascia intravedere la sottoveste dalle cuciture d’oro come i suoi capelli, in una complessa trama di ricami. Al fianco della ragazza, un uomo più maturo, sui trentacinque, le tiene la mano, rapito da un mistico sentimento erotico. La barba scura richiama il nero serioso della sua veste. 
Il più grande filosofo del Medioevo, uomo geniale e pio, aveva perso la testa per una ragazza intelligente e bellissima. Il loro amore stava per distruggere entrambi: lui sarebbe stato dannato e mutilato per aver amato una donna; lei sarebbe stata costretta a chiudersi in convento. Si sarebbero scritti l’un l’altro lettere d’amore, condannati ognuno al proprio inferno, lei suora senza vocazione, lui eunuco assalito dai pensieri su Dio. L’uno nell’assenza dell’altro. Sinché egli, dopo anni, sarebbe morto, chiedendo di essere sepolto nel giardino del cimitero del convento in cui lei era rimasta rinchiusa così a lungo. E quando a sua volta la ragazza, di lì a pochi anni, lasciò questa terra, chiese di essere sepolta al suo fianco. Il cadavere dell’uomo, quando la bara di lei fu depositata nella terra, si voltò su di un fianco e aprì le braccia, per accoglierla; e finalmente, ancora una volta, stringerla.
Partiamo da questo dipinto per ricostruire la storia d'amore tra Abelardo e Eloisa, studiandone il contesto storico-culturale e nel raccontarla, usare al posto della scrittura alfabetica, forme di comunicazione visive – le immagini, gli emoticons, i video – in un flusso di comunicazione multimediale, frammentato e granulare.
E' possibile integrare nuove forme di produzione scritta nella didattica per sviluppare una visione più critica e consapevole nei giovani? 
Si adottano quotidianamente sui social linguaggi e pratiche di comunicazione breve e non alfabetica che molto si distaccano dalla consueta attitudine a scrivere temi e contributi scolastici. 
La rivoluzione digitale ha portato con sé importanti cambiamenti nel modo in cui la conoscenza viene tramandata all’interno della società e ha inciso profondamente sul ruolo e i processi di scrittura e lettura. 
In tale contesto, è importante che i ragazzi si confrontino con forme di scrittura non alfabetica e/o breve anche all’interno del contesto scolastico, in un setting di apprendimento guidato dal docente. In questo modo possono sviluppare una visione più critica sui linguaggi e sui meccanismi delle pratiche comunicative e di produzione di contenuti che adottano quotidianamente.

BAGAGLIO

* Mamamò.it 
* Media education
* Filosofia medievale

STRUMENTI

* Tap di Wattpad
* Videoproiettore
* Smartphone degli studenti
* App Se mi ami non morire
* Schede attività

DESCRIZIONE

La storychat è un genere narrativo in cui la storia è raccontata attraverso lo scambio di brevi messaggi, come accadrebbe in un’app di instant messaging quale Whatsapp. Presuppone, quindi, una conversazione a distanza tra due o più personaggi, che si scambiano messaggi testuali, emoticons, immagini e, se l'applicazione lo consente, video e vocali. Il lettore avanza nella storia toccando lo schermo e visualizzando, l’uno dopo l’altro, le battute.
In alcuni casi l’autore può introdurre parti testuali descrittive, attraverso testi e didascalie che danno informazioni aggiuntive e aiutano il lettore a seguire i dialoghi. Una storychat può, infatti, comprendere più conversazioni di diversi personaggi collocati in contesti differenti e presenta, quindi, punti di contatto con la scrittura di un’opera teatrale o di una sceneggiatura cinematografica. Occorre immaginare l’ambientazione e la situazione, in cui si trova ogni voce mentre intrattiene lo scambio di messaggi, perché esse possono influire o diventare addirittura un motore del racconto. I vincoli e le limitazioni narrative della storychat possono costituire la vera sfida per i ragazzi: per esempio, la distanza fisica dei personaggi e il fatto che la conversazione via chat possa improvvisamente interrompersi possono essere usati per generare effetti di suspense. 

TAP o WHATSAPP

L'applicazione Tap permette di creare storie attraverso un nuovo tipo di scrittura breve, ridotta ai soli dialoghi per di più in uno stile di linguaggio sempre più diffuso ai giorni nostri ovvero quello della messaggistica istantanea. Il racconto ha lo stesso stile di una chat, i lettori assistono a conversazione tra due o più personaggi e ogni volta che si scorre con il dito sullo schermo si svela la trama del racconto. 
La funzione "Crea" dell'app. consente di pubblicare storie interattive che utilizzano questa particolare combinazione di testo, immagini, emoji, vocali, video e che possono essere condivise anche sui social media tramite email e messaggi di testo. E' interessante a questo punto cercare di capire come si scrive un racconto chat-style seguendo alcuni dei suggerimenti rilasciati da Wattpad.
 Formato e lunghezza
I racconti devono essere scritti in forma di conversazioni di solito fra due personaggi. 
Un personaggio può inviare più messaggi consecutivi prima che l'altro prenda la parola, come accade nella vita reale quando ci si scambia sms. 
Tap consente comunque anche di creare conversazioni fra personaggi multipli, si pensi alle chat room.
Ogni personaggio deve condividere un pensiero alla volta anche se questo significa rompere il testo in numerosi messaggi consecutivi prima che parli l'altro.
Mantenete le storie brevi non più di 100-150 messaggi-azioni per scena. 
 Stile
Scrivere una chat Story dovrebbe essere come messaggiare un amico: breve e colloquiale. 
Ogni personaggio deve avere una personalità diversa che emergerà unicamente dal loro stile di scrittura. Ad esempio, utilizzando emoji, puntini di sospensione o lo stampatello si può contribuire a creare la personalità diversa e impostare il tono del racconto.
Il dialogo dovrebbe suonare come se si stesse origliando una conversazione utilizzatelo  come un'opportunità  per costruire suspense e cliffhanger.
Infine ecco una lista di u che contribuiscono a rendere le chat avvincenti:
rivelazione: un personaggio sceglie di rivelare o non rivelare informazioni riservate
incredulità: un personaggio è restio a credere alla realtà della situazione
Vuoti di memoria: un personaggio non ricorda come è finito nella situazione attuale ha bisogno di altro che lo aiuti a ricomporre i pezzi
pericolo: un personaggio che si trova in una situazione pericolosa e richiede aiuto
colpo di scena: quando c'è una svolta drastica negli eventi cioè un personaggio non è chi dice di essere 
Ricordate che i personaggi non sono mai nello stesso posto altrimenti non avrebbero bisogno di scambiare dei messaggi. Questo non lascia molto spazio all'approfondimento dei caratteri o al linguaggio descrittivo, per questo si dovrebbe prendere in considerazione l'aggiunta di immagini di sfondo alla scena per impostare l'atmosfera in cui queste si svolgono.

STEP 1 – Consegna

Ogni storychat deve partire dallo sviluppo di un soggetto, ovvero un’idea di racconto da assegnare agli studenti: Abelardo ed Eloisa, l’amore che infiammò l’Europa del Mille.

STEP 2 – Pre-produzione

E' guidata dal docente e serve a preparare la scrittura vera e propria, lavorando sulla conoscenza della storia, sugli strumenti digitali che gli studenti utilizzeranno e su approfondimenti funzionali allo sviluppo di ambientazioni e personaggi.

• Introduzione alla storychat
Che differenza c’è tra un racconto e una storychat?
Dato che scopriamo la storia messaggio dopo messaggio, toccando lo schermo, che effetto ha su di noi, come pubblico, leggere più messaggi brevi uno dopo l'altro anziché un unico messaggio lungo?
Come facciamo a caratterizzare i personaggi in una storychat se non abbiamo parti descrittive?
Come possiamo sfruttare il fatto che i personaggi siano lontani e l'uno non possa vedere dove stia e cosa stia facendo l'altro per creare diversi effetti narrativi? Per esempio, uno dei due personaggi non crede che l’altro stia dicendo la verità oppure finge di essere un’altra persona. Come possiamo valorizzare le caratteristiche della storychat per creare suspense, colpi di scena e rivelazioni?

• Lavoro di ricerca sul tema
Questa fase serve per approfondire il soggetto assegnato agli studenti, a partire dal contesto storico e sociale, per sviluppare personaggi e conversazioni credibili. Nel soggetto proposto il Medioevo è in primo piano, ben lontano dall’essere un’epoca austera e oscura, la cultura fioriva vivace e coltissima, nutrendosi delle reti che un’istituzione capillare come la Chiesa poteva offrire. Sotto il cappello ecclesiastico non tutto era dominato da pensieri ascetici e ultraterreni, anche i sensi e le passioni erano ben vivi e presenti. 

STEP 3 – Scrittura

• Trama, ambientazioni e personaggi
In questa fase studenti e studentesse sviluppano i personaggi, le ambientazioni e la trama, per poi passare alla scrittura delle conversazioni vere e proprie. Scheda dei personaggi e Scaletta servono per lo sviluppo del soggetto che precede la scrittura dei dialoghi. Lavoro collaborativo, a gruppi in presenza o a distanza su una piattaforma come Google Docs.

• Il soggetto
Questa volta ci occupiamo di personaggi straordinari nel Medioevo e in particolare della bellissima storia d'amore che legò Abelardo ed Eloisa. La vicenda è molto famosa come una delle più intense storie d'amore del mondo. Il legame intensissimo che più che fra un uomo e una donna era l'incontro fra due anime. 
• I dialoghi
Questa è la fase conclusiva dell’attività e consiste nella scrittura dei dialoghi attraverso l’app di Tap o WhatsApp. Fase di stesura intermedia su carta o su un documento di Google Docs, per facilitare il lavoro di gruppo.

STEP 4 – Restituzione

L’attività si conclude con la presentazione delle storychat alla classe. Una giuria composta da tutta la classe valuterà in questo modo: ogni studente assegnerà un voto alle narrazioni degli altri gruppi, in base a una griglia di valutazione. Scheda della Giuria, ovvero una griglia con quattro parametri: coerenza dei personaggi, efficacia dei dialoghi, capacità di sfruttare le caratteristiche peculiari della storychat, coinvolgimento del lettore.
Per convincere la giuria, un membro di ogni gruppo dovrà esporre i punti di forza della propria storia e raccontare il processo creativo e le scelte narrative che sono state adottate. La presentazione delle storychat alla classe può avvenire proprio attraverso la app, collegando lo smartphone a un videoproiettore, oppure mostrando un video della storychat, realizzato tramite la funzione di registrazione schermo. 

SCENA 1

SCENA 2

SCENA 3

SCENA 4

SCENA 5

SCENA 6

SCENA 7

ATTIVITA’

Realizzazione di una storychat, ovvero un racconto costruito esclusivamente attraverso i messaggi via chat che si scambiano i personaggi. Realizzato con app dedicate e pensato per una fruizione da telefonino, è un genere digitale caratterizzato dalla brevità e multimedialità, dato che oltre ai dialoghi testuali fa uso anche di emoji e immagini. Tap, ad esempio, permette di progettare più scene, scegliendo un’immagine di sfondo evocativa del contesto, e di sviluppare conversazioni tra due o più personaggi, come nei gruppi di WhatsApp. Oltre ai dialoghi, è possibile inserire brevi testi descrittivi e inviare immagini insieme ai messaggi di testo.

SKILLS

* Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico.
* Conoscere i principali tipi di interazione verbale, delle principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in contesti diversi.
* Cercare, raccogliere ed elaborare informazioni e distinguere e utilizzare diversi tipi di testi.
* Utilizzare le ICT (Information and Communication Technology) per reperire, valutare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare.
* Collaborare e lavorare in gruppo.
* Essere consapevoli dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione.
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