the flipped classroom

Flipped Classroom

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How to Flip the Classroom

Nella scuola tradizionale, quella in cui siamo stati formati tutti noi, l’insegnante utilizza il tempo che trascorre in aula con gli studenti per spiegare un determinato argomento. Ai ragazzi spetta poi il compito di approfondirlo a casa (attraverso studio personale, esercizi, ricerche) in attesa della lezione successiva. Un metodo standardizzato, pensato per la media degli studenti, ma che può risultare frustrante per quei ragazzi che apprendono con tempistiche diverse o che incontrano difficoltà nello svolgimento dei compiti a casa.

In una flipped classroom, invece, è l’apprendimento teorico che avviene a casa, utilizzando materiali didattici specifici elaborati dal docente, flipped-classroom secondo i tempi e le modalità di apprendimento del ragazzo. In questo modo, il tempo che l’insegnante trascorre in classe con gli studenti può essere dedicato a chiarire eventuali dubbi emersi durante lo studio, a svolgere esercizi guidati, approfondimenti, lavori di gruppo. Secondo gli ideatori (due docenti di chimica, Bergmann e Sams, del Colorado), ribaltare la didattica consente un miglior allineamento delle conoscenze e delle competenze tra gli studenti, oltre a migliorare la relazione educativa con l’insegnante. Ad oggi, questo metodo è ancora “sperimentale”, ma sono già emersi alcuni risultati incoraggianti.

Tale metodo didattico obbliga gli studenti ad una maggior responsabilità, a non assorbire più in modo passivo le lezioni ma ad avere una parte attiva nell’apprendimento. Studiando autonomamente, possono procedere al loro passo e non secondo i rigidi tempi dettati dalla didattica frontale: alcuni possono procedere velocemente, altri possono prendersi il tempo di riguardare la lezione tutte le volte di cui hanno bisogno finchè il concetto non sia sufficientemente chiaro.

Grazie alla flipped classroom gli studenti “imparano facendo” ed il fare avviene insieme all’insegnante: non sono più soli a casa, senza aiuto, quando incontrano delle difficoltà nello svolgimento degli esercizi. Si tratta di un metodo che stimola fortemente la capacità di lavorare in team perché ai ragazzi viene data la possibilità di lavorare in gruppo e di guardare le lezioni insieme, inoltre consente di sviluppare efficacemente il tutorato tra pari. Senza contare che, essendo il materiale didattico a disposizione degli studenti 24 ore su 24, 7 giorni la settimana, diventa meno problematica anche un’eventuale assenza da scuola.

Il metodo risulta essere più stimolante anche per gli insegnanti che diventano in questo modo dei coach, dei tutor che coordinano, sostengono, collaborano con i ragazzi. Utilizzare il tempo in classe per la pratica dà loro la possibilità di capire immediatamente dove risiedano le difficoltà per lo studente e correggere subito l’errore. coachI docenti inoltre possono adattare e aggiornare il materiale didattico prodotto (virtuale o cartaceo) a seconda delle esigenze dei propri studenti, e migliorare la propria professionalità attraverso il confronto col materiale d’insegnamento predisposto dai colleghi, imparando gli uni dagli altri.

Un ultimo vantaggio c’è anche per i genitori, che possono guardare le lezioni coi figli, rendersi conto dei corsi, rinfrescare le proprie conoscenze, e sostenere così in modo più efficace i figli durante l’apprendimento. La scuola tradizionale non è pensata per le nuove tecnologie, più facilmente applicabili invece ad un metodo educativo come quello della scuola capovolta. Gli studenti odierni percepiscono, e spesso mal tollerano, questa distanza tra la loro quotidianità e la didattica attuale. Nei prossimi anni il metodo di insegnamento andrà certamente adeguato ai tempi “moderni”, al futuro. Perché non considerare anche questa opzione dunque?

Teaching for Tomorrow: Flipped Learning

flipped

Vantaggi:

  1. Soddisfazione immediata di studenti e famiglie.
  2. Tempo scuola interamente utilizzato alla applicazione ed al perfezionamento delle competenze.
  3. Possibilità di dedicare più tempo agli studenti in difficoltà mentre il resto della classe lavora su problemi e progetti più complessi.
  4. Possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su attività diversificate e complesse.
  5. Soddisfazione per i docenti nel momento in cui ci si accorge di poter lavorare con risultati di apprendimento molto superiori alla norma.

Svantaggi:

  1. Necessità di rivoluzionare completamente il metodo di lavoro (abolizione di lezioni frontali ed interrogazioni)
  2. Esigenza per il docente di un lungo training pedagogico e didattico e di discrete competenze informatiche.
  3. Necessità di un aumento del lavoro preparatorio delle lezioni e dei tempi di correzione delle verifiche scritte.
  4. Una volta provato non si riesce più a tornare indietro!

Una volta che gli studenti abbiano tutti gli strumenti per potere studiare in modo autonomo la chiave sarà dare loro un compito per il quale abbia senso studiare e per questo ci può venire incontro la progettazione per competenze. L’insegnamento capovolto consente quindi all’insegnante di assumere un ruolo di guida piuttosto che quello di un dispensatore di fatti e i ragazzi diventano elementi attivi dell’apprendimento piuttosto che un passivo ricettacolo di informazioni.

Perché funziona per motivare lo studente? Perché la motivazione umana dipende sempre da due spinte contrapposte: da un lato l’espressione di se stessi facendo le cose a proprio modo e con i propri tempi e dall’altro la possibilità di fare qualcosa perché sia utile per se stessi e per gli altri. Il compito del docente è anche quello di insegnare ai ragazzi ad esprimersi, guidandoli nelle difficoltà e dando loro un motivo per fare le cose. Flipped teaching è un altro passo verso questo importante obiettivo.

 

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