racconti utopistici

... voi lasciate che crescano fin da ragazzi in condizioni tali da essere fatalmente destinati ad una vita criminale poi li punite. In altre parole, punite quei ladri che voi stessi avete creato ...
           Thomas More 

INTRO

Le Utopie sono le grandi visioni ideate per offrire alla collettività un modello cui possa ispirarsi, un ideale, anche concreto, verso cui tendere perché vi sia giustizia per tutti pur nelle diversità. La costruzione razionale (non fantastica) del luogo che non esiste ancora. 
L'utopia è il migliore antidoto contro le misere del presente: se non immagino un futuro diverso potrò mai avere la forza di cambiare il presente? Una città ideale o utopica è il concetto di un insediamento urbano, progettato o immaginato, il cui disegno urbanistico riflette criteri di razionalità o un'impostazione scientifica, spesso accompagnati a una tensione ideale e filosofica. Quindi il tema della città ideale è strettamente connesso a quello della città reale. 
La proiezione verso un futuro da realizzare è continuamente presente nelle grandi città del Rinascimento. La città ideale venne infatti al centro di un intenso dibattito, divenendo uno dei grandi temi su cui puntò l'elaborazione teorica dell'arte e dell'architettura rinascimentale. 
Nel Rinascimento si ha una rinata centralità della città che, a partire dal Quattrocento, riacquista il ruolo di perimetro e crocevia dell'agire dell'uomo. Nello spazio delimitato della città dovevano idealmente convergere aspirazioni ed esigenze diverse, sia funzionali che estetiche, il cui equilibrio fosse espressione della sensibilità della cultura e della società del tempo.
Durante la seconda metà del Quattrocento, si registrarono alcuni episodi di realizzazione di spazi urbani in cui l'organizzazione dello spazio si adattava alle esigenze ideali di funzionalità, equilibrio, ordine razionale, con le quali interpretare e tradurre in pratica le «aspirazioni della perfetta ragione politica», e le funzioni imposte dalle aspirazioni signorili: «di rappresentanza (il palazzo), di difesa (le fortificazioni), di residenza (strutture abitative per i nuovi ceti urbani), di spettacolo (il teatro)».
Elementi fondamentali per raggiungere tale obbiettivo furono l'apertura di nuove prospettive cittadine con realizzazioni, in forme regolari o rettilinee, di strade, ponti, canali e piazze. La volontà signorile imboccò diverse direzioni, dalla progettazione di nuove città all'ampliamento di quelle esistenti, dall'abbellimento della città medievale fino alla sua trasformazione secondo un ordine diverso.
Non mancarono, a questo proposito, esempi di progettazioni di vere e proprie città militari.
Ma è ancora possibile oggi progettare una città ideale? Le nuove città che stanno sorgendo hanno una sostanziale mancanza che è quella di non avere radici mentre le nostre città, malandate se vogliamo, non gestite come meriterebbero, hanno però la grande forza di avere delle radici secolari. 
Nel momento in cui l'utopia si realizza ecco che diventa distopia e del sogno collettivo della realizzazione del migliore dei mondi possibili ben poco rimane.  Anche l'ultima utopia della democrazia digitale e dell'iperconnettività si è disgregata: quello degli algoritmi, dei motori di ricerca, dei social media è un potere molto ben definito con poco margine di partecipazione. Una strada importante da percorrere è quella del risveglio della coscienza riattivata attraverso la capacità immaginare un futuro, da un punto di vista individuale ma soprattutto da un punto di vista collettivo. 

BAGAGLIO

* Umanesimo e Rinascimento 
* La Repubblica di Platone
* Attivismo visuale
* Il diritto di cittadinanza
* La nazione delle piante, Discorso all’Assemblea dell’ONU di Stefano Mancuso

STRUMENTI

* The Feminist Utopia Project di Alexandra Brodsky
* La terra promessa del sionismo, Theodor Herzl
* L'ultima utopia. Gli jihadisti europei, Renzo Guolo
* Il comunismo spiegato ai bambini capitalisti, Gèrard Thomas
* Fahrenheit 451, del 1953, scritto da Ray Bradbury
* L'utopia sostenibile di Enrico Giovannini

DESCRIZIONE

IL TESTO

Thomas More 
L'Utopia si divide in due libri: città reale e città perfetta. 
Città reale
Viene fatta un'analisi critica sulla situazione politica ed economica dell'Inghilterra dell'epoca. In particolare Moro ritiene assurda e illegittima la sanzione di pena capitale per il furto in quanto non fa altro che aumentare i furti e gli omicidi.
Moro ritiene che il male dei mali sia la proprietà privata, ne propone l'abolizione, in maniera da ripartire i beni materiali in maniera eguale. Si tratta di un sistema di tipo comunistico.
Città perfetta
Nella seconda parte viene descritta L'Utopia. Nell'isola di Utopia (la forma è simile a quella della Gran Bretagna): * la proprietà privata è vietata per legge 
* la terra deve invece essere coltivata, a turni di due anni, da ciascun cittadino, nessuno escluso
* tutti hanno un lavoro, di 6 ore al giorno; 
* nel tempo libero, tutti i cittadini possono altresì dedicarsi alle proprie passioni e professioni abituali, 
* ma un posto fondamentale è occupato dallo studio delle scienze e della filosofia. 
* La famiglia rappresenta un nucleo fondamentale per l'Utopia: un tipo di famiglia allargata e monogamica. 
* L'uomo si può sposare all'età di 22 anni e la donna a 18 anni. 
* Il divorzio è consentito, l'adulterio è severamente punito: l'individuo che ne è reo viene incarcerato e incatenato con catene e biglie d'oro (l'oro in Utopia non vale nulla, ad esso si ricorre solo per sostenere economicamente eventuali guerre).
* Per quanto riguarda la religione, nell'isola di Utopia deve essere prevista la più larga tolleranza religiosa, fermo restando però l'obbligo di credere nella Provvidenza di Dio e nell'immortalità dell'anima. 
* Chi infrange le regole viene scacciato da Utopia. 
* Tutti hanno diritto a una vita pacifica, il cui fine è il benessere.
Gli stessi nomi all'interno della descrizione ricalcano lo spirito utopico dell'isola. La città si chiama Amauroto, dal greco "amauros" che significa evanescente. Allo stesso modo il principe Ademo (dal greco alfa privativo + demos cioè "senza popolo") o il fiume Anidro ovvero "senza acqua".

Francesco Bacone
La nuova Atlantide è un racconto utopico incompiuto, scritto nel 1626 e pubblicato postumo nel 1627. 
Bacone narra di un gruppo di 60 viaggiatori che, partiti dal Perù per andare in Asia, naufragano nell'isola di Bensalem, nei mari del Sud. Il nome stesso dell'isola deriva dall’unione dei nomi di Betlemme e Gerusalemme. Attraverso il racconto in prima persona di uno dei naufraghi, si conosce la cultura e la vita del popolo dell'isola. Cristianizzati grazie ad un'arca contenente una Bibbia inviata direttamente da san Bartolomeo, i bensalemiti vivono in pace fra loro, coltivando la sapienza attraverso i viaggi che alcuni di loro compiono nel mondo civilizzato per carpirne le invenzioni più utili. 
* Sono in grado di parlare più lingue: l'ebraico, il greco, il latino classico, lo spagnolo ma non sembra l'inglese. * La famiglia e il matrimonio sono le basi della società di Bensalem.
* L'istituzione più importante dell'isola è la Casa di Salomone o Collegio delle Opere dei Sei Giorni, istituita dal legislatore Solamone il quale, probabilmente in onore del re israelita, rinominò con il suo nome la sua fondazione. In un lontano passato l'isola non era isolata come nel momento dell'arrivo dei naufraghi(1612 circa) e ciò caratterizza il mistero attorno a questa popolazione, la quale "conosce molte cose delle nazioni del mondo ma nessuno conosce loro". 
* Nella "House of Solomon" i bensalemiti si dedicano ad esperimenti scientifici realizzati con il metodo baconiano, per controllare la natura e applicare la conoscenza per migliorare la società.


Tommaso Campanella
La città del sole
Testo di grande rilievo filosofico e politico, rappresenta la proiezione di un modello di società pacifica e giusta in un luogo immaginario, potremmo dire in un’utopia letteraria, proprio per la evidente frattura tra la realtà storica del tempo e l’esigenza, fortemente sentita in Campanella, di un totale rinnovamento civile e spirituale.
L’opera è scritta sotto forma di dialogo tra due personaggi: l’Ospitalario, cavaliere dell’ordine di Malta, e il Genovese, nocchiero di Colombo. Quest’ultimo racconta di aver girato il mondo scoprendo nell’isola di Taprobana una città ideale per leggi e costumi.
 
* La città sorge su un colle ed ha una struttura circolare, formata da sette cerchie di mura concentriche, sette gironi grandissimi di mura, che prendono nome dai sette pianeti. 
* Ogni girone è fortificato, sicché è impossibile conquistarla, in quanto bisognerebbe espugnarla sette volte. 
* Vi si accede attraverso quattro porte rivolte verso i quattro punti cardinali. 
* In cima al colle vi è una grande pianura in mezzo alla quale sorge il tempio del Sole, di forma circolare, e sull’altare che è pure tondo e in croce spartito, è posto un mappamondo. 
* L’organizzazione della città è del tutto razionale, ordinata e rigorosa. 
* La governa un Principe sacerdote chiamato Sole, capo supremo del potere civile e religioso, 
* affiancato da tre «primalità», ossia capi o magistrati: Pon (Potestà), preposto alla guerra e alla pace, Sin (Sapienza) che ha cura delle scienze, e Mor (Amore) al quale è affidata la procreazione, la salute, la produzione, il lavoro e l’educazione degli abitanti. 
* Non esistono beni privati, che indurrebbero all’egoismo e alla sopraffazione. 
* Gli abitanti della città, che si chiamano «Solari», hanno in comune i beni e le donne (secondo il modello di Platone) 
* e tutto è perfettamente ordinato e predisposto dagli «offiziali» i quali vigilano affinché nessuno possa all’altro far torto nella fratellanza. 
A differenza di Platone, però, Campanella non prevede la divisione in classi, per cui il lavoro è obbligatorio per tutti, e non v’è distinzione tra attività manuali e intellettuali.
* I «Solari» affidano alla comunità l’educazione dei figli che è generale e indifferenziata per maschi e femmine.
I piccoli «Solari» imparano giocando, correndo per le vie della città. Tutte le mura sono infatti istoriate, in modo da costituire una vera e propria enciclopedia visiva. Nel primo girone sono rappresentate le figure matematiche, una carta geografica di tutta la terra e le tavole riguardanti ogni provincia con i rispettivi riti, i costumi, le leggi e gli alfabeti delle varie lingue. Nel secondo girone sono raffigurati i minerali, le pietre ed i metalli, i mari, i laghi e i fiumi. Nel terzo, gli alberi, le erbe e le loro virtù medicinali, i pesci e il loro modo di vivere. Nel quarto sono riprodotti le varie specie di uccelli, rettili e insetti. Nel quinto gli altri animali terrestri. Le mura del sesto girone illustrano le arti meccaniche e gli inventori delle leggi, delle scienze e delle armi.

* I «Solari» si nutrono di erbe e di carni, alternativamente, secondo precise regole dietetiche, 
* vestono abiti bianchi, di giorno, e rossi di notte, vietato è il colore nero. 
* Credono nell’immortalità dell’anima e nell’infinita metempsicosi, non credono in un castigo eterno, dopo la morte, onorano Cristo e i dodici apostoli, ma anche Mosè, Osiride, Giove, Mercurio, Maometto. 
* Gli abitanti della Città del sole vivono esclusivamente secondo la ragione e secondo la religione naturale, che è innata e propria dell’uomo che, avendo origine da Dio, tende a ritornarvi. 
* Ed è il Cattolicesimo la religione naturale, cioè conforme a ragione e quindi comune a tutti gli uomini della Terra.

Tutto nella città del sole è accuratamente disciplinato, anche i rapporti sessuali. 
* Vi è un’età minima per procreare: diciannove anni per le donne, ventuno per gli uomini; l’accoppiamento è un vero e proprio rituale che tiene conto anche dell’ora e della posizione degli astri.
* Le leggi, scolpite su tavole di rame, impongono una rigorosa condotta di vita, che non ammette eccezioni. 
* Non ci sono carceri, ma solo un torrione dove vengono isolati i «membri infetti» della comunità.
 Tutta la vita della città si fonda su una cultura seria, sull’educazione globale e specializzata, sulla coscienza civile dell’impegno, della verità, dell’onestà e dell’amore.
La politica, per Campanella, si deve fondare sulla moralità: concezione totalmente opposta alla realtà dell’epoca storica in cui vive, caratterizzata da epidemie, guerre, violenza, soprusi e angherie. Ma Campanella è per temperamento e vocazione un profeta, convinto della possibilità di realizzare il suo sogno, dopo aver letto e interrogato i cieli. Ecco perché la Città del sole nella sua mente, non è stata concepita come utopia, o almeno non in tutto. Essa ha una tale forza tanto da diventare un’aspirazione, un obiettivo primario in Campanella, fino ad indurlo a rischiare la propria vita sfidando le autorità dell’epoca.

IL FILM

Giorgio Rosa è un ingegnere che nel 1968 ha costruito un’isola in mezzo al mare e l’ha dichiarata indipendente, sfidando lo stato italiano.

DEVIAZIONI

Il Consiglio d'Europa (CdE) è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa: fu fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra, conta oggi 47 stati membri e la sua sede istituzionale è a Strasburgo, in Francia, nel Palazzo d'Europa.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, abbreviata in Nazioni Unite, è un'organizzazione intergovernativa a carattere mondiale. Ha sede a New York.
Istituita dopo la seconda guerra mondiale con l'obiettivo di prevenire futuri conflitti, ha sostituito l'inefficace Società delle Nazioni. Il processo che ha portato alla sua fondazione iniziò il 25 aprile 1945, quando i rappresentanti di 50 governi si incontrarono a San Francisco per una conferenza iniziando a redigere la Carta delle Nazioni Unite, poi approvata il 25 giugno dello stesso anno ed entrata in vigore il 24 ottobre successivo, la data di inizio ufficiale delle attività. Ai sensi della Carta, gli obiettivi dell'organizzazione includono il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, la protezione dei diritti umani, la fornitura di aiuti umanitari, la promozione dello sviluppo sostenibile e il rispetto del diritto internazionale. Al momento della fondazione, l'ONU contava 51 Stati membri, un numero poi cresciuto fino ad arrivare a 193 nel 2011.

ATTIVITA’

FOTOGRAFARE DETTAGLI CHE CONTANO 
Pensando ai modelli delle utopie rinascimentali, provate a ipotizzare quella che potrebbe essere, a vostro parere, una città ideale.
* Passeggiate per le vie della tua città e scattate delle foto cercando di cogliere le criticità da migliorare che vi permetteranno di delineare la vostra città ideale. 
* Consegnate le foto. 
* Abbinate la foto ad un settore che vorreste cambiare fra:
POLITICA - EDUCAZIONE - SANITA' - CULTURA - LAVORO - SERVIZI - SPORT - AMBIENTE - INNOVAZIONE - TECNOLOGIA
* Dividetevi in coppie trovando il compagno che ha scelto il vostro stesso settore e riflettete insieme su come potrebbero essere trasformate le criticità individuate illustrando la differenza fra il prima e il dopo in max 1 pagina.
* Condividete i risultati e dopo la lettura, ci sarà la stesura del progetto completo definitivo approvato da tutta la classe.

I TRE CERCHI

Prova a disegnare tre cerchi che rappresentano il passato il presente e il futuro, prima a livello personale e poi a livello collettivo. 

LA SCUOLA IDEALE

... ogni ragazza e ogni ragazzo del nostro paese è portatore sano di un’utopia pedagogica, la sfida che la nostra scuola ha di fronte è quella di passare da un “mi ha insegnato” di ieri, a un “ho imparato” di oggi e di domani ...
Pensando al modello dell'utopia di Tommaso Moro, provate a ipotizzare quella che potrebbe essere, a vostro parere, una scuola ideale. Dividetevi in coppie dove ogni studente si concentrerà su uno dei due seguenti temi:
1) Programmi didattici: indicate la pianificazione delle materie di insegnamento, le modalità di svolgimento delle lezioni, quantità di ore settimanali complessive, relativa distribuzione per disciplina, numero di allievi, la tipologia dei laboratori e delle varie attività o iniziative che potrebbero arricchire l'offerta formativa dell'istituto.
2) Progettazione architettonica: elaborate un progetto dell'edificio scolastico, indicando l'aspetto e le caratteristiche della struttura, la conformazione delle aule, dei laboratori, delle palestre e di tutti gli spazi che verranno previsti.
3) Condivisione dei risultati: mettete insieme i due elaborati (ognuno max 1 pagina). Dopo la lettura, ci sarà la stesura del progetto scolastico definitivo approvato da tutta la classe.

IL FILM

Blade Runner è un film del 1982 diretto da Ridley Scott. E' un'opera di fantascienza liberamente ispirata al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. Il lungometraggio è ambientato nel 2019 in una Los Angeles distopica, dove replicanti dalle stesse sembianze dell'uomo vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri.
Brazil è un film del 1985 diretto da Terry Gilliam. Il film è ambientato in un mondo distopico dove la burocrazia ha preso il sopravvento in ogni attività dell'uomo e, combinata al cinismo spietato dei potenti, uccide chi tenta di ribellarsi e i pochi che ancora riescono a sognare.
In Time è un film del 2011 scritto e diretto da Andrew Niccol, pellicola fantascientifica drammatica distopica con protagonisti Justin Timberlake e Amanda Seyfried. Nell'anno 2169 le persone sono geneticamente programmate per invecchiare soltanto fino a 25 anni; il loro sviluppo fisico si ferma a 25 anni, quando sul loro braccio un timer, fermo dalla nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia, che dura solo un altro anno, al termine del quale l'individuo morirà all'istante.
Gattaca - La porta dell'universo è un film del 1997 diretto Andrew Niccol, interpretato da Ethan Hawke, Uma Thurman e Jude Law. È una pellicola di fantascienza, accostata al filone del biopunk: legata ad aspetti sociologici e psicologici, è ambientata in un futuro prossimo in cui sono emerse nuove lotte di classe tra chi è nato programmato geneticamente e chi è venuto al mondo con un patrimonio genetico naturale.
Upload è ambientato nel 2033, in un futuro in cui gli esseri umani sono in grado di "caricare" (upload) la propria coscienza, al momento della morte del proprio corpo, in un aldilà digitale, un ambiente più o meno ideale a seconda del prezzo pagato per ottenerlo. 
Wall-e narra le vicende del robot WALL•E, che in un lontano futuro è l'unico abitante del pianeta Terra, ormai abbandonato dagli esseri umani a causa dell'eccessivo inquinamento e del continuo accumulo di rifiuti. Un giorno scende dal cielo un robot ad alta tecnologia di nome E.V.E. che lo fa innamorare, e in nome di questo amore i due vivono un'avventura che cambia il loro destino e quello dell'umanità.
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