libertà, eguaglianza, lavoro

ISPIRAZIONE

... quello che Michela lascia è il compito di tutti gli intellettuali: difendere i diritti. Michela per tutta la sua vita lo ha fatto ed ha rappresentato il più grande canto di libertà che può essere fatto ... 
       Roberto Saviano

LO SCENARIO IN IMMAGINI

La libertà guida il popolo, Eugène Delacroix, 1830.

INTRO

L'allegoria esalta la Libertà come sentimento collettivo e come valore politico, insieme borghese e popolare, libertà non concessa dall'alto, ma conquistata sulle barricate. Ma quando siamo veramente liberi? 
Una prima e semplicistica nozione di libertà è quella che la definisce come l'assenza di ogni obbligo sociale. Poiché la società impone sempre ai suoi membri regole e doveri determinati, ciò significa allora che è diritto dei cittadini, in quanto soggetti liberi, non obbedire alle leggi? Secondo una definizione più complessa, la libertà è la facoltà di agire, scegliere e deliberare senza costrizione, unicamente in virtù della propria volontà. 
Il concetto di libertà si lega a quello di eguaglianza. Gli individui liberi sono eguali fra loro, perché tutti godono degli stessi diritti e delle stesse libertà, senza alcuna discriminazione, e perché essi partecipano ugualmente della volontà generale: la democrazia richiede infatti che il suffragio sia universale e uguale, ossia che ognuno conti per uno e tutti contino allo stesso modo. Ora, può accadere che in un regime democratico vengano ristrette o annullate le libertà private? Può, viceversa, un uso illecito o esagerato degli spazi di libertà privata mettere a repentaglio la libertà politica, la democrazia? 
La fine del fordismo e l’avvento della rivoluzione digitale hanno avviato un filone di riflessioni sul lavoro che hanno posto al centro dell’attenzione la libertà, intesa come capacità di autorealizzazione, nel lavoro. Il nesso del tema con la realizzazione e l'emancipazione dell'essere umano determina il contrasto tra l'interpretazione hegeliana e quella marxiana del lavoro. Il lavoro è emancipazione o alienazione? 

SCHEDA DESCRITTIVA

BAGAGLIO

* Hegel e lo Stato etico
* Marx e il Socialismo
* Liberalismo
* Rivoluzioni del '48
* Welfare State
* EntreComp, Quadro europeo per la competenza imprenditoriale (2018)

STRUMENTI

* Goal8 AGENDA2030 : Lavoro dignitoso e crescita economica. Sviluppo sostenibile.
* Goal10 AGENDA2030 : Ridurre le disuguaglianze  
* Mappe di sintesi 
* Il mondo deve sapere di Michela Murgia

MAPPA

IMMAGINI IN MOVIMENTO

Regista: Paolo Virzì
Genere: Commedia
Anno: 2008
Paese: Italia
Durata: 117 min
Distribuzione: Medusa
Motivazione: Il precariato in Italia, le ansie, le aspirazioni, e i problemi quotidiani di una giovane laureata in filosofia in cerca di lavoro. Il film si basa sul romanzo autobiografico Il mondo deve sapere di Michela Murgia.

ATTIVITA’ E VALUTAZIONE AUTENTICHE

  Per la prova argomentativa:
UN LAVORO DI QUALITA': Uno degli obiettivi più significativi dell'agenda ONU per il 2030 è La creazione di posti di lavoro di qualità. 
Descrivi le caratteristiche di un lavoro di qualità ed elenca i provvedimenti a tuo parere necessari per promuovere questo obiettivo. 
Sviluppa l'argomento proposto in forma di saggio breve, utilizzando in tutto o in parte i documenti dell'itinerario.  
Poni attenzione ad argomentare le tesi che presenti, avvalendoti sia dei documenti proposti, sia delle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
  Punti da sviluppare: 
1) TITOLO 
2) CONTESTO 
3) FONTI 
4) ARGOMENTAZIONE 
5) PERSONALIZZAZIONE 
  Rielaborare, discutere, argomentare:
Organizza un forum di discussione sul tema della libertà. Le argomentazioni potranno essere guidate rispondendo alle seguenti domande.
* Quali differenze ci sono tra le due principali definizioni di libertà?
* Quale si avvicina di più alle tue esperienze di libertà?
* La libertà è il potere di fare ciò che vogliamo?
* L'essere umano è più libero se obbedisce a se stesso piuttosto che alle leggi del proprio stato?
* Essere liberi significa pretendere per sé tutti i diritti?
* L'obbedienza e il rispetto dei doveri sono compatibili con la libertà?
* Che cosa pensi del detto comune: La nostra libertà comincia dove si interrompe quella degli altri?
* Quale rapporto stabiliresti fra libertà e responsabilità?
* Si può imparare a essere liberi? Se si, come? Se no, perché?
* Ci può essere libertà senza eguaglianza?
* I poveri sono liberi?
* Cosa ne pensi dell'affermazione: Nessuna libertà per i nemici della libertà? 
* Cosa ne pensi dell'affermazione: La conoscenza è premessa della libertà? 
* Cosa ne pensi del brano: Lavoro e libertà in Deviazioni?

WALKMAN

E io ho la faccia usata dal buonsenso
ripeto “Non vogliamoci del male “
e non mi sento normale
e mi sorprendo ancora
a misurarmi su di loro
e adesso è tardi, adesso torno al lavoro.

GUIDA LETTERARIA

DEVIAZIONI

                LAVORO E LIBERTA'
Ti senti libero?
 Certo, perché?
Libero di fare cosa?
 Tutto quello che mi pare!
Per esempio?
 Per esempio andare dove mi pare!
Quando?
 Quando non lavoro
Quand’è che non lavori?
 Beh... un paio di giorni ogni settimana, 
 inoltre tre o quattro settimane all’anno
E tutto il resto del tempo?
 Il resto del tempo lavoro
Quindi per 255 giorni su 365 non sei libero 
di andare dove ti pare, giusto?
 Giusto
E aspetti con ansia i giorni liberi?
 Certo, non vedo l’ora che arrivi
Perché?
 Come perché? Perché così sono libero di 
 andare dove voglio e vedere i miei cari
Non ti piace dove stai?
 Certo che no, che domande!
Perché non ti piace?
 Perché c’è troppo traffico, troppo inquinamento, 
 troppa frenesia, troppo grigiume, non c’è natura
E non ami queste cose?
 No! Chi potrebbe amarle?
Gli altri che ci vivono secondo te non le amano?
 Impossibile! Come potrebbero?
Dunque perché esistono, se tutti quelli che 
le provocano le detestano?
  Beh, il traffico c’è perché tutti andiamo al lavoro, 
  così anche l’inquinamento e il resto: ci vogliono fabbriche, 
  trasporti e infrastrutture per far marciare l’economia
Ma se detesti queste cose perché resti lì?
  Come perché? Per lavorare
Perché lavori?
  Per guadagnare i soldi che servono per vivere
Per vivere o per vivere bene?
  Entrambe le cose
Cosa occorre per vivere?
  Che domande! Il cibo, prima di tutto
Non puoi procurarti il cibo senza soldi?
  No!
Perché?
  Perché non so andare a caccia, per esempio
E se ti dicessi che puoi vivere di frutta?
  Fa lo stesso, tanto non possiedo alcun terreno
Perché no?
  Non lo so, comunque vivo in una città: 
  nessuno ne possiede
Perché?
  Perché non c’è terreno, ma palazzi, strade, industrie
E se non ci fossero?
  Beh, in quel caso suppongo che sarebbe più facile, 
  ma dove abito io fa troppo freddo: non credo che si potrebbe
  coltivare molta frutta
Perché vivi in quel posto se il clima è così freddo?
  Non lo so: è semplicemente il posto in cui sono nato
Quindi non hai scelto?
  No
Ti piace vivere in quel clima?
  No
Però ci rimani
  Il lavoro!
Già, il lavoro
  Quello che ti permette di mangiare e di viaggiare, giusto?
Giusto
  Viaggiare o scappare?
Scappare da cosa?
  Dal lavoro, dall’inquinamento, dalla frenesia, 
  dal traffico e dal grigio provocati dal lavoro, per esempio
  ma mi permette anche di comprare cose che mi servono
Per esempio?
  La casa, innanzi tutto
Intendi la casa che qualcun altro ha costruito?
  Ovviamente sì
Costruita sul terreno?
  E dove altrimenti?
Ma il terreno non appartiene a tutti?
  Ovviamente no!
E a chi appartiene?
  A chi se l’è conquistato, oppure lo ha comperato
E chi lo dice?
  Che domande! Lo dice la legge
Chi fa le leggi?
  Siamo in una democrazia, quindi la società fa le leggi, 
  e le fa rispettare
E la legge consente che un individuo utilizzi 
in modo esclusivo una terra, a suo piacimento
  Certamente
Deduco quindi che anche l’aria sia una proprietà privata
  No, non lo è
Come no? Eppure tu hai detto che le terre sono private 
  Sì
E che i proprietari possono disporne a piacimento
  Esatto
Ma l’aria è prodotta dalle piante, 
piante che si trovano su terreni, 
che i proprietari possono quindi abbattere, 
così sottraendo anche l’aria a tutti gli altri, 
poiché l’aria non ha confini. Forse che ne ha?
  No è chiaro che non ne abbia
Quindi lo Stato permette che singoli dispongano 
della terra e dell’aria che in origine erano comuni, 
per arricchirsene
  Immagino di sì
E tu lavori per comprare una casa su un terreno 
che in origine avresti potuto usare senza chiedere 
il permesso a nessuno
  Ma questo sarebbe impossibile!
Perché?
  Perché ognuno avrebbe voluto di più, 
  tutto per sé e sé solo, e avrebbe finito per avere 
  di più il più forte
In effetti è quello che si verifica
  Sbagli, forse intendevi dire ciò che 
  si è verificato in passato, prima dell’avvento delle leggi
No, intendevo dire esattamente ciò 
che si è verificato prima e che si verifica oggi: 
non sei d’accordo?
  No, oggi le leggi impediscono che accada
E come lo impediscono?
  Sanciscono cosa appartiene a chi
E su quali basi lo fanno? Cioè, come hanno 
stabilito le prime leggi cosa appartenesse a chi?
  In base a chi lo possedeva a quel tempo, immagino
Quindi in base a chi se l’era accaparrato 
in assenza di leggi
   Ovvio
Quindi attraverso la forza
   Immagino di sì
Quindi le leggi hanno sancito una vessazione
   Forse, ma se anche fosse io non potrei farci niente
Ne sei sicuro?
   Certo, sarei uno contro tutti
Tutti chi?
   Come chi? La società!
Ma la società è fatta di individui
   Certo, è evidente
Tu non sei forse un individuo?
   Naturalmente
Quindi tu sei una parte della società
   Una parte piccolissima, però!
Piccolissima ma uguale a tutte le altre
   Vero
Dunque come promuovi il cambiamento?
   Non ho tempo di promuovere nulla
Perché?
   Come perché? Perché lavoro tutto il giorno 
   e quando non lavoro non vedo l’ora di fare le cose 
   che mi piacciono e rilassarmi e riprendermi
Riprenderti da cosa?
   Dal lavoro
Già, il lavoro. Mi dicevi che non serve soltanto 
per sopravvivere, ma anche per vivere bene. 
Cosa intendi con “vivere bene”?
   Avere delle comodità
Per esempio?
   L’automobile innanzi tutto
Cosa rende comodo l’automobile?
    Spostarsi
Per andare dove?
    Per andare al lavoro, ovviamente. Ma non solo, 
    anche in vacanza
D’accordo, quindi lavori per comprare l’auto 
per andare al lavoro e per scappare da esso. 
Nessun’altra comodità?
    Tantissime!
Fammi qualche esempio
    La televisione, il telefonino, le scarpe, i vestiti
Cioè oggetti per trascorrere il tempo libero, 
comunicare con gli altri e da indossare
    Esatto
Come queste cose migliorano la qualità della tua vita?
    Mi permettono di trascorrere il tempo libero 
    con spensieratezza, di sentire le persone care, di piacermi
Il tempo libero. Credevo ti lamentassi 
di averne troppo poco
    Infatti è così
E non riesci a occuparlo, per esempio 
vedendo le persone care?
    Ma no, per quello c’è il telefonino e anche Internet
Capisco. Comunque anche vestire bene 
ti fa sentire bene, immagino
    Hai ragione; infatti è proprio così
Cosa intendi con “vestire bene”?
    Sicuramente vestire alla moda, distinguermi
Non mi è chiaro: vestirti alla moda o distinguerti?
    Entrambe le cose
Come è possibile conciliarle?
    Non capisco
Chi detta la moda? Tu?
    Certo che no. Gli stilisti, i produttori di abbigliamento
Quindi seguire la moda significa seguire 
chi produce abbigliamento
    Semplificando, sì
Come fai a distinguerti seguendo quello 
che altri hanno stabilito?
    Scelgo a modo mio
 Cioè fuori dalla moda?
    No, all’interno della moda ma con i miei gusti
 Quindi tu esprimi dei gusti tuoi nel vestire?
    Certo che lo faccio!
Indosseresti un cappello a cilindro?
    Giammai!
Perché?
    Perché è antico
Cioè superato?
    Sì, è superato
Superato dalla moda?
    Sì
Quindi tu ritieni – nonostante tutto – 
di essere libero nello scegliere come vestire?
    Sì, comunque esercito delle scelte, dei gusti miei
Sicuro che siano tuoi?
    Ne sono sicuro: di chi altrimenti?
Reputi giusto che una donna si copra il volto?
    No, mi sembra vessatorio
Secondo te perché lo fa?
    Perché viene da una cultura arretrata
E tu, tu ti copriresti il volto?
    No, non lo farei mai!
Tu non consideri arretrata la cultura della 
società in cui vivi?
    No, non lo è. Comunque io vesto in base ai miei gusti
Potresti andare in giro nudo?
    No, questo no!
Perché?
    È vietato, andrebbe contro la legge e la morale
La morale di chi?
    Della società in cui vivo
Una società che condanna il fatto che le donne 
si coprano il volto
    In parte, sì
E del restante 95% cosa dice?
    95% di cosa?
Del fatto che le persone coprano il 95% almeno del corpo, 
tranne la faccia, cosa dice la società?
    Nulla, è perfettamente normale
Quindi, se ho ben compreso, la società in cui vivi 
condanna chi scopre tutto il corpo, e chi lo copre tutto, 
mentre non ha problemi con chi lo scopre… diciamo, 
dal 20% al 95%
    Grosso modo sì
E tu come ti senti al riguardo?
    È normale, quindi mi va bene così
È normale nella tua società, intendi dire
    Sì
Quindi anche la donna che copre il volto fa 
qualcosa di normale
    Sì, ma poiché è influenzata da una cultura arretrata
Tu ti sentiresti a tuo agio nudo?
    No, ovviamente no!
Perché no?
    Perché sarei fuori luogo
    Rispetto agli altri
E per lo stesso motivo non indosseresti un cilindro, 
giusto?
     Penso di sì
Bene, ti ringrazio per avermi risposto: 
mi sembra di aver capito che tu lavori 
per guadagnare soldi che usi per scappare dal lavoro, 
stare con persone con le quali 
non puoi stare quotidianamente per via del lavoro, 
acquistare oggetti utili per il lavoro 
o per attenuarne il peso e gli effetti, 
oppure cose che originariamente sarebbero spettate a tutti 
ma che le leggi attribuiscono a pochi soltanto, 
obbligando tutti gli altri a lavorare per ottenerle, 
oppure ancora per acquistare vestiti che altri hanno deciso si debbano indossare e come debbano essere fatti, 
lasciando a te l’illusione di esercitare 
una scelta che ti distingua. Tu chiami tutto questo libertà, 
ma la descrizione è quella di una schiavitù, 
e di una dipendenza costante da un sistema 
che non hai scelto ma che contribuisci a perpetuare, 
senza sviluppare senso critico. 
Vorrei farti ancora qualche domanda, se me lo permetti.
     Mi dispiace, ma adesso si è proprio fatto tardi: 
     devo andare a lavorare.                     

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