lezioni di … geografia, tecniche di comunicazione e relazione

E un giorno, a gennaio, entra in classe e dichiara: “Io amo viaggiare. E perciò dividetevi in coppie e organizzatemi dei programmi di viaggio in un Paese europeo per quest’estate. Ma sia chiaro, ci dev’essere tutto, voglio anche informazioni su costi, ristoranti, alberghi, shopping. Dove cercare? Dove volete, andate nelle agenzie di viaggio, su Internet, dove vi pare.”  Superato un attimo di sconcerto, gli scolari si buttano, vanno in biblioteca e per agenzie, frugano in Rete, e arrivano a tempo debito, con lavori finiti, illustrazioni e impaginazione grafica compresi.

Roba di 50 pagine , da non crederci.

“Sino ad  ora vi ho lasciati liberi, ma per fare un viaggio il turista non si becca 50 pagine. Riducetele a 10”. Quelli eseguono, anche quando la prof chiede un’ulteriore riduzione, a 5 pagine. E i prodotti finali sono molto professionali: come arrivare in un Paese, come muoversi, dove alloggiare e mangiare, con relativi prezzi, i principali monumenti , le gite. C’è persino chi ha messo un vocabolarietto bilingue o trilingue (italiano, inglese e lingua della nazione). E si va da Berlino alla Macedonia, alla Norvegia, al portogallo alla Gran Bretagna…

Alla fine, un nuovo colpo di scena: “Ora voglio che in classe vendiate il viaggio ai vostri compagni. Dovete persuaderli! Perchè voi siete l’agenzia migliore sul mercato”. I ragazzi sono gasatissimi: lo studio è diventato un gioco e una gara. Voteranno i quattro viaggi migliori e poi il vincitore assoluto. Ma, di fatto, hanno vinto tutti: lo scopo è stato raggiunto, hanno studiato la Geografia!

da Storie di scuola di Giovanni Pacchiano

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