lettera di presentazione

Alba Forni
TAV. 1
1) Lo studio di un editore. Alba entra da una porta.
2) Alba viene accolta dalla segretaria. S: Alba? Buongiorno sono la segretaria. L’editore l’aspetta. Non si preoccupi riesce a mettere a suo agio chiunque. A: Si? S: Si, è bravissimo. Si sieda lì. Prego.
3) L’editore la raggiunge. A: Buongiorno. E: Buongiorno. Qual è il suo nome? A: Alba Forni E: E’ il suo vero nome? A: Si. E: Sceneggiatrice di fumetti? A: Ho… ho scritto una storia ed è stata selezionata al LuccaComix, quest’anno. Non posso per questo dire che sono una sceneggiatrice. E: E’ tutto? A: Si. E: Niente film? A: Ah no, mai. E: Colloqui? A: No. È la prima volta. E: Nessuna scuola, nessun corso… A: No, mi dispiace. E: Come ha saputo che cercavamo uno sceneggiatore? A: Da mio figlio. Fa il fumettista, voleva che l’accompagnassi, ha molto insistito. Poi, alla fine è lui che non è venuto. E: Ma lei è venuta lo stesso. A: Si. Per le storie. Ne ho così tante che nascono e si riproducono. Poi ci sono quelle che dimentico o che mi ossessionano.
TAV.2
1) L’editore indica una borsa che si trova accanto ad Alba. E: Mi può far vedere cosa ha nella borsa? A: Nella borsa? Io… E: Non le va? Forza la prenda. Forse pensa che sono indiscreto. A: Oh no, no! Per niente. Lei vuole che vuoti la borsa? E: Si. Tiri fuori a caso un oggetto e poi mi racconti cosa ci fa, perché è nella borsa, che cosa le ricorda…
2) A: Bene. Comincio. Sa, non c’è niente di straordinario. Ehm… Un portamonete, un portacipria, e… E: Che cos’è? A: Questa? Una rivista. E: Legge qualcosa di particolare? A: In questo momento niente, ma mi capita di cercare delle novità, si. E: Che genere di novità? A: Io cambio continuamente. In questo periodo ho studiato glottodidattica e mi è piaciuto molto, non ho letto che articoli su tecniche e metodi di apprendimento della lingua seconda. È incredibile, se uno è un po’ curioso, quello che si può trovare su questo argomento. E poi trovo che sia formidabile sapere che è a partire dalla lingua che si può realizzare l’integrazione e l’inizio di una nuova vita.
3) A: Eh… Un biglietto aereo E: Un vecchio biglietto? A: No, un biglietto nuovo per Parigi. Me l’ha mandato un’amica. Mi ha detto che nella sua scuola cercano un’insegnante. Non credo ci andrò. E: Perché? A: Un nuovo trasferimento, no! Proprio adesso che abbiamo finito la casa nuova. Tutta la famiglia è impegnata in un nuovo progetto di vita. E poi rispolverare una lingua straniera, no, non è ancora il momento. Fra qualche anno saremo tutti pronti.
4) E: Continui. A: Un piccolo quaderno per scrivere. E: Per scrivere cosa? A: Una storia, un sogno improvviso, una frase letta in un libro, qualche titolo consigliato da un amico. Passo molto tempo a scrivere, è una mania assurda. E: Perché assurda? A: Perché non serve a niente! Quello che conta veramente è inutile scriverlo, uno se lo ricorda.
TAV. 3
1) E: Ha parecchi amici? A: No. Ho un amico che ha una teoria giustissima. Lui dice che l’essere umano ha una capacità limitata di avere amici. Che per aggiungerne uno nuovo bisogna allontanarne uno che c’è già. Io sono d’accordo, credo che nella vita non si può avere che due o tre amici. E: Ha un libro con sé? A: Un libro? Si, sempre. E: Me lo può far vedere? Che cos’è? 2) A: E’ un saggio di mineralogia. Non leggo che saggi. Mi piacciono quelli di filosofia o anche di psicologia. Devo essere sicura che quello che leggo mi faccia riflettere se no il libro mi fa addormentare. Ecco questo è il libro di un biologo, a un certo punto si parla dei minerali come progenitori di vita. È magnifico no? In effetti ho letto pochi libri fino alla fine. Salto di continuo dall’uno all’altro, da una pagina all’altra continuamente. E: Ma perché? A: Ehm… ha già incontrato la donna della sua vita? E: Prego? A: Si, quella che al primo sguardo fa sparire tutti gli altri. Bene. Immagini di cercarla. Lei non la conosce, lei è solamente sicuro di una cosa: quando questa donna le apparirà per la prima volta, lei non avrà alcun dubbio, la riconoscerà. Insomma la lettura è la stessa cosa. Leggendo tutti cercano qualcosa di unico ma indubbiamente si tratta di qualcosa di introvabile. E: E se trovasse questo qualcosa?
3) A: Allora mi sconvolgerebbe la vita, molto semplice. Ahahahahah.
4) E: Bene. Basta, abbiamo finito. Altri quindici minuti sono passati. A: Di già. E: Eh, si. La ringrazio molto, arrivederci. Ah! Verifichi il suo indirizzo con la segretaria che è fuori, così la chiameremo entro una settimana. D’accordo?
5) L’editore indica la borsa lasciata sulla scrivania sulla quale si legge “Emilie Muller” E: Non dimentichi la sua borsa! A: Oh no, no. Questa è la sua non ricorda?

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