preistoria e mito

      ... certe cose non divennero mai ma sono sempre ...
          Gli dei e il mondo, Salustio
Tavola di Thomas Iuliano, All’ombra di Magnesia

INTRO

Il mito è uno strumento essenziale per osservare e capire quello che non riusciamo a guardare direttamente, per questo (G.I.Gurdjieff) “la verità si può dire solo sotto forma di bugia”. Nella narrazione mitica sumero-accadica all'inizio era una Dea, la Dea Madre, Ninmah. Fu la genetista che con grande perizia riuscì a fare l’uomo, divenendo la genitrice di tutta l'umanità. Allora gli dei erano sulla Terra; questi esseri, gli Anunnaki, scesi dal cielo, avevano generato gli uomini. Tutto questo sarebbe avvenuto circa 300.000 anni fa a nord dello Zimbabwe e, a quanto si sa, è proprio intorno a quell’epoca e in quella parte dell’Africa Orientale che i paleoantropologi farebbero risalire la comparsa dell’Homo sapiens.
Il ritrovamento del cranio di Neanderthal nel 1856, che segue di due anni la prima scoperta di palafitte nei laghi svizzeri, consente di fissare definitivamente il concetto di preistoria. Nel 1857 a Parigi si svolge il primo congresso internazionale di antropologie e archeologia preistorica. Dal 1959 le teorie di Darwin sull'evoluzione della specie e gli studi concernenti le origini dell'umanità ci hanno permesso di indagare sulla nascita della civiltà.
Il termine civiltà riguarda gli aspetti materiali e spirituali della vita di un popolo in un determinato momento con riferimento alle istituzioni politiche, al formarsi delle classi sociali e dei gruppi produttivi, alle abilità manuali, tecniche e intellettuali, all'uso della scrittura e all'elaborazione di idee religiose, alla pratica delle arti. Ogni volta che una civiltà è comparsa in qualche regione della Terra, questi elementi sono stati presenti fino a formare un insieme coerente e omogeneo, un modello di vita che si distingue da quello di altre ragioni vicine o lontane nel tempo e nello spazio.

BAGAGLIO

* La teoria evolutiva di Darwin
* Il bosone di Higgs

STRUMENTI

* Lo sviluppo delle civiltà,   
  Edizioni Simone
* Mappe concettuali
* Dizionario filosofico
* Inquiry-Based Learning

SPIEGAZIONE

IL CONTESTO

ANTICHE CIVILTA’

IL MITO

ATTIVITA’

L'insegnante apre una discussione su Mito e preistoria e fissa i concetti dai quali gli studenti genereranno le domande dopo la lezione espositiva. Si definisce insieme un'ipotesi che porterà all'indagine. 
Nel lavoro a casa gli studenti esplorano, sperimentano e interpretano i dati.
Al ritorno in classe gli studenti condivideranno le suggestioni derivanti dall'esercizio su Esiodo e il mito.

IL FILM

Star Wars – Episodio IV – Una nuova speranza
In un’epoca imprecisata, lontana dalla nostra, gli eroi di Star Wars devono combattere un malvagio Impero Galattico, difeso dal cattivissimo Darth Vader. Lucas con la sua opera è riuscito a produrre una nuova mitologia. Per realizzare il film, il regista studia a fondo le teorie sul mito dell’antropologo statunitense Joseph Campbell (1904-87), e, in particolare, il suo libro L’Eroe dai mille volti, del 1949. Secondo Campbell (e Lucas), una delle caratteristiche principali del mito e quella di mettere in scena dei personaggi divini, quasi divini, o umani, le cui peripezie riflettono i princıpi fondatori di una civiltà. La funzione di questi racconti metaforici, orali, scritti e filmati, e quella di trasmettere, di generazione in generazione, i valori profondi giudicati indispensabili alla vita in società. 

IL FILM


Hip è un’adolescente che fa parte di una famiglia di cavernicoli, i Croods.

CONTAMINAZIONI

L’epopea e il mito di Gilgameš appartiene all’intera cultura mesopotamica, ovvero della Mezzaluna Fertile, non solo quindi alle sue originarie culture sumerica e assiro-babilonese (questa in lingua accadica). Testimonianza di questo fatto è il rinvenimento in più lingue, oltre il sumerico e l’accadico, di questa epopea: dall’ittita, al ḫurrita, all’elamita. Rinvenimenti che hanno inoltre riguardato non solo l’antico territorio della Mesopotamia ma si sono spinti anche in Anatolia e nell’area della Siria-Palestina.
Le sue vicende, in particolar modo, sono narrate nel primo poema epico della storia dell’umanità giunto a noi. Si tratta di un’epopea babilonese il cui nucleo principale risale ad antichi racconti mitologici sumeri che vennero rielaborati e trascritti successivamente in ambiente semitico. 
La prima struttura dell’Epopea, pervenutaci in frammenti, appartiene quindi alla letteratura sumerica, mentre la versione più completa sinora nota venne incisa in lingua accadica su dodici tavole di argilla che furono rinvenute tra i resti della biblioteca reale nel palazzo del re Assurbanipal a Ninive, capitale dell’impero assiro; questa redazione tarda del mito, risale presumibilmente al XII secolo a.C. e comunque anteriormente all’VIII secolo a.C.
Per quanto attiene alla storicità o meno della figura di Gilgameš, diversi studiosi hanno concluso che Gilgameš fosse un personaggio storico, ovvero un re, divinizzato in epoca successive.
Gilgameš, re perfetto, giudice degli Annunaki;
principe avveduto, freno degli uomini;
ispettore delle regioni, sovrintendente della “Terra”,
signore delle creature infere…

NOTE A MARGINE

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Per continuare il nostro viaggio nel tempo ti suggerisco le letture di questi articoli: L'origine e il vuoto
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