oriente: il confine nel deserto

“Non so scrivere su Damasco senza che si intrecci il gelsomino sulle mie dita
Non so pronunciare il suo nome senza che sulla mia bocca si addensi il nettare dell’albicocca, del melograno, della mora e del cotogno
Non so ricordarla senza che si posino su un muretto della memoria mille colombe… e mille colombe volano.”

_NIZAR QABBANI_

Staino come Averroe’

Averroè: l’incoerenza dell’incoerenza.

Une bonne partie de la philosophie arabe médiévale est restée d’un grand intérêt: résumés intelligents de la pensée grecque, vastes synthèses de philosophie et de mysticisme, grande controverse entre al-Ghazali et les philosophes, tentatives d’harmoniser la philosophie et la religion révélée. La philosophie islamique reste aujourd’hui vivante, surtout en Iran (Ispahan, Qom, Kerman).
Extrait du film « Le Destin » de Youssef Chahine, 1997, qui retrace la vie du philosophe arabe Averroès (Ibn Rushd)

L’Impero Romano e l’Oriente

Septimia Zenobia si dichiarava discendente di Cleopatra, ma era figlia di un commerciante della gloriosa città di Palmira, il centro carovaniero più importante dell’impero romano. Però da Cleopatra ereditò tutto e come Cleopatra offrì al proprio paese l’ultimo momento di gloria nell’età della decadenza. Un grande sogno perseguito con tanta determinazione da sembrare realtà, anche se solo per un attimo, prima del crollo fatale. Zenobia fu l’erede di tutte le grandi donne d’Oriente. L’ultima a consegnarsi alla leggenda, dopo Didone e Semiramide. L’ultima a vagheggiare un impero siriano, dopo Giulia Domna, Giulia Maesa e Giulia Mamea. Ma mentre agli albori del III secolo d.C. le tre Giulie andarono a Roma e lì tesserono le loro trame per il figlio Caracalla, il nipote Elagabalo e il figlio Alessandro Severo, Zenobia qualche decennio più tardi restò nella sua terra, non volle sostituirsi al potere imperiale ma attaccarlo, vincerlo con la forza delle armi.

Il Medioevo Arabo

Gli arabi e la Scienza

La battaglia di Lepanto – L’Impero ottomano contro la Lega Santa – 1571

1683 – I Turchi alla conquista di Vienna

11 Settembre 2001 di Alain Brigand – Primo Episodio
Undici episodi (ognuno della durata simbolica di 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma), affidati ad altrettanti registi di fama internazionale provenienti da 11 Paesi (e culture) diversi. Ogni regista ha avuto un budget di 400.000 dollari per girare un cortometraggio che ricordasse gli eventi dell’11 settembre 2001.
Anche la data di uscita del film è simbolica: l’11 settembre 2002, un anno esatto dopo l’attentato alle Twin Towers.


Sacha Baron Cohen, il protagonista di Borat, in un’altra esilarante commedia su personaggi più che verosimili.
Liberamente ispirato al romanzo best seller “Zabibah and The King” di Saddam Hussein, il film racconta l’eroica storia di un dittatore che

ha rischiato la sua vita per fare in modo che la democrazia non prenda piede nel Paese che sta amorevolmente opprimendo.

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